25 settembre 2022

E' finita la pacchia

Domenica di elezioni, oggi, 25 settembre 2022: comunque vada, per qualcuno domani la pacchia sarà finita.

Basta Peppa Pig, ingerenze esterne, agende Draghi o agende Putin, egemonia lgbt o famiglia tradizionale.

Domani, o nei prossimo giorni o nelle prossime settimane chiunque arrivi a Palazzo Chigi dovrà occupari del caro bollette, delle aziende del gas a rischio fallimento, di un paese dove crescono le disuguaglianze (e dunque si alimentano le tensioni sociali).

Vediamo che priorità si daranno i prossimi governanti: togliamo il reddito di cittadinanza perché basta giovani sul divano, si deve lavorare e soffrire? Perché basta pasti gratis, "graduidamente", come scrivevano i giornalisti di Repubblica per prendere in giro Conte ?

Faranno una bella riforma presidenziale per offrire briosce al popolo che ha fame?

Oppure magari non cambierà niente, come ha promesso Meloni (la Meloni 1, quella con la faccia sorridente per rassicurare mercati ed Europa)?

Niente salario minimo, niente ius scholae, nessun cambio di rotta su sanità pubblica e scuola. 

E magari si farà  un passo indietro anche sulla legge contro la tortura, oggi rimasta a metà, perché non consente ai tutori della legge di fare il loro lavoro.


Come successo tanti anni fa, un altro 25 settembre, a Ferrara, quando nel corso di un controllo di polizia un ragazzo venne ucciso. Si chiamava Federico Aldrovandi.

Cinquantaquattro lesioni, due manganelli rotti e un cuore schiacciato. La domenica mattina del 25 settembre 2005 Federico Aldrovandi, un ragazzo di soli diciotto anni, moriva a Ferrara durante un controllo di polizia.

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