24 ottobre 2022

La passione per il delitto 2022 - Nicoletta Sipos presenta Mercedes Bresso Valeria Corciolani Filippo Venturi

Filippo Venturi e Nicoletta Sipos

Mercedes Bresso, Valeria Corciolani, Nicoletta Sipos e Filippo Venturi

Paola Pioppi

Primi incontri della rassegna di letteratura noir La Passione per il delitto, 2022 a Monticello Brianza all'interno di Villa Greppi, organizzata dalla giornalista Paola Pioppi.

 La passione per il delitto 2022 Presentazione ore 11:30 - Con Nicoletta Sipos

  • Mercedes Bresso, Mistero a bordo, Laurana
  • Valeria Corciolani, Di rosso e di luce, Rizzoli
  • Filippo Venturi, È l’umido che ammazza, Mondadori (mia recensione qui)

Mercedes Bresso

Mistero a bordo è un giallo scritto attraverso due crociere in giro per il mondo – spiega l’autrice: ne ho fatta una nel 2017 e una seconda nel 2020, prima che scoppiasse il covid. Siamo arrivato in Australia quando le nazioni hanno iniziato a chiudere i porti, abbiamo allora iniziato il viaggio di ritorno in condizioni complicate, con solo scali tecnici.

Il giallo che avevo iniziato con la crociera del 2017 partiva da una idea particolare: un professore di geografia che viaggia da solo attorno al mondo come i grandi navigatori del passato, come Darwin.

Il professore viene coinvolto in un giallo e si ritrova dentro una situazione drammatica quando a bordo viene uccisa una signora di mezza età e deve dare una mano alle indagini.

Il cadavere viene mandato in Italia, il capitano deve gestire la situazione ma non può fermare la nave per non complicare la navigazione e creare problemi agli altri passeggeri: così incarica la vice di indagare la quale chiede al professore di dare una mano.

Altri delitti avverranno sulla nave, nel classico modello del delitto dentro una stanza chiusa.

Nulla è come appare nel libro: l’assassino spia le vittime prima di colpire, il lettore è messo in attesa del prossimo delitto, c’è la storia dell’indagine da parte del professore e poi c’è il punto di vista dell’assassino, col suo programma criminale. Questo crea una situazione di pathos, perché ci si immedesima con le vittime.
Ho voluto raccontare il covid, un periodo straordinario della nostra vita, perché fa parte della nostra storia, come le altre pandemie del passato (come quelle portate dagli europei in America latina).

La crociera giro mondo è l’unico modo per misurare il mondo: ho voluto dare questa sensazione al lettore, la crociera come strumento per misurare la terra.

Consiglio di lettura da parte di Mercedes Bresso: i libri della signora in giallo

Valeria Corciolani

Ritorna una restauratrice di opere d’arte, Edna Silvera, che vorrebbe star tranquilla nella villetta sulle alture dell’Appennino ligure. Ma deve andare a Genova nella villa di un collezionista che vuole mostrare nel corso di un vernissage una riproduzione di H. Bosh. Nella serata scompare il pezzo principale della collezione e questo da il là alla vicenda: il rosso è il fil rouge che legherà le pagine, ma è anche il rosso del sangue.

Edna Silvera è un personaggio particolare: convive con sette galline, che hanno nome come le dive del cinema. C’è un delitto, c’è una indagine, ma c’è ironia.

Nel libro si parla di arte, delle donne con la maschera, costrette ad indossare una maschera “sin dal primo vagito”.

Rispetto ad altri gialli, in questo di Valeria Corciolani solo nell’ultima pagina del libro c’è un delitto, molto efferato: nella storia ci sono morti che fanno capolino, ma l’indagine parte da un furto che costringe la protagonista a girare il paese e a frugare dentro le persone, nel momento in cui la quotidianità si infrange e “si va dall’altra parte”, fuor di metafora.

Perché scrivere usando il genere del giallo? Il giallo è il genere che consente di far giocare il lettore, che partecipa all’indagine, con un suo percorso. Due sono gli autori che mi hanno aiutato in queste scritture racconta l’autrice: Simenon, non solo per i gialli di Maigret, poi Fruttero e Lucentini, che sapevano dare colore alle loro storie.

Consigli di lettura: I romanzi di Alan Bennet

Filippo Venturi

Terzo caso di Emilio Zucchini, ristoratore bolognese e paladino della cucina tradizionale: si ritrova dentro una storia che lo tocca da vicino per la sparizione di Alice una sua amica e cameriera, nel mezzo tra le due ondate del covid. Questa assenza manda Emilio fuori dalla sua quotidianità, si deve mettere alla ricerca di Alice ritrovandosi dentro una storia brutta, un party con tanto di droga a cui avrebbe partecipato la sua amica.

Ho pensato che da ristoratore non potevo non parlare di covid, spiega Filippo Venturi: la nostra categoria ha attraversato la pandemia non in modo facile. La difficoltà in questo libro è mantenere la cifra stilistica, rimanere divertente ma raccontando due tematiche tragiche, il covid e la violenza sulle donne.

Su quest’ultimo tema, il mio messaggio da papà di una ragazza quindicenne che si affaccia in un mondo più insidioso, è che volevo andare a fondo a questa storia senza appesantire troppo il racconto. Non ho inserito scene di violenza, togliendo i pesi a questa barca che stava partendo.

Come mai questo titolo al romanzo? Era luglio ed era caldo a Bologna, durante una presentazione mi è stato chiesto il titolo del prossimo (ovvero di questo) romanzo e ho risposto con la prima cosa che mi è venuta in mente “è l’umido che ammazza”.

Alla fine mi sono reso conto che questo titolo andava bene, tiene dentro la parte culinaria, il tempo di novembre e poi l’umido del nostro cuore in quei momenti di difficoltà per il covid.

Nei miei libri prendo spunto dalle persone che vengono nel mio locale, come il dispensatore di consigli, “ma perché non soppalchi ora col covid”: alcuni di questi finiscono nelle mie recensioni al contrario, poi pubblicate su Repubblica.

Il giallo è uno strumento per lanciare il messaggio: una denuncia, una voce in mezzo alle urla.

Consigli di lettura: John Niven A volte ritornano

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