Mauro Marcialis, Gian Andrea Cerone, Marco Proserpio e Daniele Bresciani |
Con la sua consueta forza, il giornalista Marco Proserpio ha chiuso la rassegna della Passione per il delitto 2022, con la presentazione di tre libri neri. Duri.
- Mauro Marcialis, Roma calibro zero, Sem
- Daniele Bresciani, Testimone la notte, Bompiani
- Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno, Guanda
Mauro Marcialis, Roma calibro zero, Sem
Quella di Mauro Marcialis è una Roma da romanzo criminale con al centro una squadra di poliziotti, Full Roma, che agisce nel mondo del traffico di droga in modo non corretto, anche se si sono imposti dei limiti etici, coccolati dai vertici per i risultati che raggiungono.
L’indagine parte dalla scoperta di una ragazzina morta per overdose in un cascinale, per arrivare a spacciatori protetti dalla polizia perché portano soffiate sul commercio della droga fino ai responsabili di quella morte che chiedono al protagonista di depistare le indagini.
Il protagonista che è anche voce narrante della storia che ha molti agganci con la realtà.
Roma è al centro del libro con tutte le sue contraddizioni: una fogna ma anche una meraviglia, una città devastata, corrotta, con una sua bellezza che si vede ogni mattina con l’alba che illumina i suoi palazzi.
Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno, Guanda
La storia si svolge nell’ultima settimana di febbraio del 2020, quando tutti sapevano tutto della pandemia, dai politici ai medici, e comincia con un ritrovamento macabro vicino ad una cascina al parco Trenno: una mano mozzata, due bulbi oculari.. i ragazzi dell’Amsa si ritrovano davanti l’orrore.
Il mio desiderio – racconta l’autore - era scrivere un romanzo ampio, ho scelto il giallo dunque e ho confinato la storia in sette giorni di inizio pandemia in cui iniziavano a vedersi le code nei supermercati mentre si avvicinava la primavera. Una Milano bella ma anche triste: in questa sospensione temporale faccio lavorare i miei personaggi, poliziotti della UACV, l’unità dei crimini violenti: i due personaggi sono Mandelli, un commissario meditativo, un Maigret del tempo attuale. E l’alter ego l’ispettore Casalegno, che Mandelli ha messo sotto la sua ala protettiva.
Volevo raccontare il male in tutte le sue forme, quello del serial killer,quello che esiste in tutte le famiglie, i sotterfugi, le cattiverie. E poi il male dell’industria, quello della criminalità. Un male che è pericolosamente vicino a noi.
“Milano è tanto bella quando la vedi da lontano, poi scendi e vedi certa gente ..”
Daniele Bresciani, Testimone la notte, Bompiani
Ad inizio
presentazione, l’autore ha spiegato (rassicurando i suoi lettori)
che seicento pagine per una indagine sono tante: Bompiani però e gli
editor non hanno tagliato niente e i lettori non l’hanno
considerato un romanzo lungo.
Si parte dal parco delle Cave a
Milano, dove l’ispettore Miranda vuole trovare chi mette le
tagliole alle volpi, ma si imbatte nella mano di una ragazza. La
storia parte 40 anni prima, una gita scolastica di una classe di un
istituto privato, uno scherzo pesante che invece finisce in tragedia.
Quell’episodio ha una ripercussione nella storia di oggi.
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