29 ottobre 2022

La Passione per il delitto 2022 Marco Proserpio presenta Mauro Marcialis, Gian Andrea Cerone, Daniele Bresciani

 

Mauro Marcialis, Gian Andrea Cerone, Marco Proserpio e Daniele Bresciani

Con la sua consueta forza, il giornalista Marco Proserpio ha chiuso la rassegna della Passione per il delitto 2022, con la presentazione di tre libri neri. Duri.

  • Mauro Marcialis, Roma calibro zero, Sem
  • Daniele Bresciani, Testimone la notte, Bompiani
  • Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno, Guanda

Mauro Marcialis, Roma calibro zero, Sem

Quella di Mauro Marcialis è una Roma da romanzo criminale con al centro una squadra di poliziotti, Full Roma, che agisce nel mondo del traffico di droga in modo non corretto, anche se si sono imposti dei limiti etici, coccolati dai vertici per i risultati che raggiungono.

L’indagine parte dalla scoperta di una ragazzina morta per overdose in un cascinale, per arrivare a spacciatori protetti dalla polizia perché portano soffiate sul commercio della droga fino ai responsabili di quella morte che chiedono al protagonista di depistare le indagini.

Il protagonista che è anche voce narrante della storia che ha molti agganci con la realtà.

Roma è al centro del libro con tutte le sue contraddizioni: una fogna ma anche una meraviglia, una città devastata, corrotta, con una sua bellezza che si vede ogni mattina con l’alba che illumina i suoi palazzi.

Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno, Guanda

La storia si svolge nell’ultima settimana di febbraio del 2020, quando tutti sapevano tutto della pandemia, dai politici ai medici, e comincia con un ritrovamento macabro vicino ad una cascina al parco Trenno: una mano mozzata, due bulbi oculari.. i ragazzi dell’Amsa si ritrovano davanti l’orrore.

Il mio desiderio – racconta l’autore - era scrivere un romanzo ampio, ho scelto il giallo dunque e ho confinato la storia in sette giorni di inizio pandemia in cui iniziavano a vedersi le code nei supermercati mentre si avvicinava la primavera. Una Milano bella ma anche triste: in questa sospensione temporale faccio lavorare i miei personaggi, poliziotti della UACV, l’unità dei crimini violenti: i due personaggi sono Mandelli, un commissario meditativo, un Maigret del tempo attuale. E l’alter ego l’ispettore Casalegno, che Mandelli ha messo sotto la sua ala protettiva.

Volevo raccontare il male in tutte le sue forme, quello del serial killer,quello che esiste in tutte le famiglie, i sotterfugi, le cattiverie. E poi il male dell’industria, quello della criminalità. Un male che è pericolosamente vicino a noi.

Milano è tanto bella quando la vedi da lontano, poi scendi e vedi certa gente ..”

Daniele Bresciani, Testimone la notte, Bompiani

Ad inizio presentazione, l’autore ha spiegato (rassicurando i suoi lettori) che seicento pagine per una indagine sono tante: Bompiani però e gli editor non hanno tagliato niente e i lettori non l’hanno considerato un romanzo lungo.
Si parte dal parco delle Cave a Milano, dove l’ispettore Miranda vuole trovare chi mette le tagliole alle volpi, ma si imbatte nella mano di una ragazza. La storia parte 40 anni prima, una gita scolastica di una classe di un istituto privato, uno scherzo pesante che invece finisce in tragedia. Quell’episodio ha una ripercussione nella storia di oggi.


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