05 maggio 2006

Calciopoli come Tangentopoli?

La vicenda delle intercettazioni a Moggi oggi sotto i riflettori mi ricorda un pò la genesi di Tangentopoli.
Tutti sapevano tutto: che i maggiori partiti prendevano le mazzette, che esisteva la corruzione ...
Poi è arrivata la madre di tutte le tangenti ed è scoppiato il bubbone.
Nel 1993 è crollato un intero sistemi di partiti, la DC, il PSI, il PCI già in crisi che diventava PDS ... dalle ceneri sono nati i partiti attuali.
Farà la Juve la stessa fine della DC?
La vecchia signora come la balena bianca?

E Moggi verrà accolto come Craxi all'uscita dell'hotel Raphael al grido "Vuoi pure questo, o Moggi vuoi pure questo ...(intendendo lo scudetto)"?

Technorati: ,

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo ho paura sia soltanto l'ennesima bolla di sapone, come la vicenda doping e il doping amministrativo. Non cambierà nulla, come del resto è rimasto in politica.

Dontink ha detto...

Presidente della Repubblica?

alduccio ha detto...

Cioè Moggi entrerà in politica ... anche questo mi suona come un deja vu!

Anonimo ha detto...

penso solo che debbano pagare..tutti..severamente.
juve in serie C, per un calcio che da troppo tempo non è piu pulito..
ma se ci saranno le solite pene all'italiana non dobbiamo rimanere con le mani in mano..dobbiamo andare nelle piazze e urlare contro una giustizia che deve esserci a tutti i costi

Anonimo ha detto...

Calciopoli scheda audio video http://www.radioweblog.it/?p=140

Anonimo ha detto...

Penso che bisogna fare una bella pulizia, ma non per questo deve pagare solo la Juve. Se ci va la Juve in serie C ne vedremo anche delle altre, ve lo posso garantire!!!

Anonimo ha detto...

INFORMAZIONE

i vicchiesi SANDRO E MAURIZIO BONI, ANTONIO E MIRANDA TANGOCCI

d’accordo e con la COMPLICITÀ dei pubblici ufficiali fiorentini

SEBASTIANO PULIGA e ALESSANDRO LOZZI (giudice e suo ausiliare oggi accusati di concussione, falso, concorso o associazione, ecc.), ROBERTO SCIALDONE (ausiliare del giudice), ERNESTO CUDIA (notaio, ex giudice, incaricato dal Lozzi)

con espedienti e contro ogni legalità, hanno potuto defraudare la famiglia Sannino, dei loro beni in Vicchio del Mugello comprendenti terreni edificabili, casa colonica, locali e attività commerciale detta oggi LAGO VIOLA,
appropriandosi i Boni di tutti i beni e gli altri di lauti compensi..

I BONI hanno fatto confluire la proprietà e l’attività economica nelle società lussemburghesi DEXIA BANQUE INTERNATIONALE A LUXEMBOURG e COFINSA HOLDING S.A. e nella RESIDENZE TOSCANE S.R.L. e EDIL PITTI S.R.L. amministrate da Boni Sandro e Maurizio che vogliono costruire sui terreni maltolti con la concessione di edificazione rubata e, come hanno rilevato le indagini, con denaro di dubbia provenienza

Benché tutti gli investigatori ufficiali abbiano accertato delitti, fattori e fautori che consentirono a Boni Sandro e Maurizio di impadronirsi dei beni, questi ottengono pronunce giuridiche che consentono loro di rimanere impuniti e con la proprietà rubata.

Venerdì 3.12.2004 - Lo “sfratto”:

Dopo averli pedinati per giorni, i coniugi Sannino furono bloccati da una pattuglia mentre i BONI con l’ufficiale giudiziario SERGIO PLINI di Pontassieve e numerosi carabinieri a loro disposizione montano posti di blocco.. invadono il domicilio dei Sannino… maltrattano le persone che erano in casa, gli impediscono di allontanarsi e di telefonare .. frugano, smantellano, strappano i fili del telefono, manomettono gli impianti, smontano mobili. Mettono inferriate. Murano porte e finestre.

Guarda come hanno fatto, documenti, registrazioni, articoli, foto e video in
www.casosannino.com

“COLLETTI BIANCHI”, ANCHE D’ACCORDO CON ASSOCIAZIONI MAFIOSE, ROVINANO LE ISTITUZIONI E LA SOCIETÀ,
NEL MUGELLO SONO STATE COLPITE DIVERSE FAMIGLIE

far che la gente non sappia è la loro arma più forte

nel sito puoi leggere per intero questi atti e provvedimenti:

- CSM delibera trasferimento del giudice Puliga:

“Ella, essendo stato incardinato per anni nella Sezione fallimentare del Tribunale di Firenze ed ivi avendo svolto le funzioni di giudice delegato delle procedure fallimentari da Lei giudicate, approfittando del Suo pubblico ruolo, imbastiva fitte trame affaristiche con i professionisti interessati ad ottenere le nomine a curatore fallimentare e comunque interessati alle procedure fallimentari. Per effetto di tale comportamento, perpetratosi nel corso degli anni, Lei comprometteva l’indipendenza ed il prestigio dell’Ordine giudiziari…
…In tal senso, va sottolineato, infatti, per un verso, come le vicende in esame abbiano riguardato vari soggetti del mondo giudiziario (personale amministrativo, liberi professionisti, magistrati operanti in Firenze), ma anche l’intera collettività…”

-TRIBUNALE DEL RIESAME, indagato Lozzi:

“...svisarono a tal punto le loro pubbliche funzioni, da fungere inequivocabilmente da “lobbysti occulti” che in realtà lavoravano nell’esclusivo interesse del loro cliente ed a danno di coloro che dovevano tutelare (…) possono muoversi all’interno di un humus che pare “..essere stato caratterizzato da profondi e duraturi elementi di illiceità, nella gestione delle procedure concorsuali, potendo quindi godere di appoggi, solidarietà e potendo esercitare anche una loro capacità di ricatto e pressione all’interno di gruppi professionali e di potere che (…) si basano, sociologicamente, sulla logica del potere e dell’arricchimento da delitto dei colletti bianchi…”

- GUARDIA DI FINANZA, indagine sul caso Sannino-

“1) B. S. 2) M. C. 3) V. A. 4) LOZZI Alessandro, 5) S. C. 6) C. E. 7) B.S. 8) B. M. in quanto associandosi tra loro ed avvalendosi della forza di intimidazione derivante dalle qualifiche o qualità personali e professionali di alcuni di essi, abbiano consentito al BONI Sandro, e attraverso questi a terzi da identificare, acquisire la gestione e il controllo delle attività economiche della società I DUE TORRENTI S.r.l., non esitando a commettere anche delitti quali falsità in atti pubblici, abuso di ufficio, falsa perizia, falso in bilancio, riciclaggio…”

- SQUADRA MOBILE, indagine sul caso Sannino–

“Poi anche questo nome è regolarmente scomparso da quell’atto come del resto gli altri nomi, quando indebitamente sono stati apposti a causa della superficialità con la quale in quel momento venivano fatte le cose in quegli ambienti, derivata dal fatto che godevano di una posizione dominante e ben sapevano che qualsiasi errore anche quelli più gravi potevano da loro essere sanati unilateralmente senza che nessuno potesse sindacare o addirittura indagare…”

“Questa è la cornice entro la quale hanno operato Rinaldi e Catanese i quali grazie all’indispensabile apporto dei due giudici, hanno potuto agire impunemente e conseguire l’obbiettivo di un lauto risarcimento”

“Occorre ricordare che all’acquisto dei diritti ha partecipato al 50% con una somma di 40 milioni di lire il giudice Valentino Pezzuti…”

– CARABINIERI, indagine sul caso Sannino-

“è logico ritenere che altre società siano state inglobate in questa sorta di “buco nero” sparendo di fatto nel nulla mentre le loro quote sono state acquistate, trasferite, ecc. da un soggetto all’altro grazie anche al meccanismo messo in luce nella annotazione del 09.09.2002 ovvero grazie all’intervento di professionisti compiacenti che mediante la loro attività hanno dato una parvenza di legalità alle vicende finanziare delle società coinvolte coprendo in realtà situazioni di fatto illegali..”

Anonimo ha detto...

è triste vedere come in certe istituioni, fondamentalmente sane, ci siano dei soggetti che con il loro comportamento gettano discredito sulla categoria.. ma è ancora più triste vedere che la parte sana poco si interessa a far si che tutto ciò non accada e si attivi per cancellare qusti orori

Anonimo ha detto...

Perché il timore di ritorsioni è troppa. La gente ha paura persino di mandare una mail. Diceva una segretaria della Corte di Appello di Firenze: "chi rimane in questi ingranaggi viene stritolato".

Il Giornale febbraio 2005, Fallimentopoli fiorentina:

“La condotta degli indagati –scrive il giudice nella sua ordinanza- ha comportato un grave condizionamento della vita economica e sociale della Città di Firenze”

Squadra Mobile Firenze, indagine sul caso Sannino, febbraio 2004:
"...emergono quindi ulteriori elementi probatori a carico dei Giudici Puliga Sebastiano e Pezzuti Valentino i quali hanno potuto avvalersi dell'indispensabile contributo dei cancellieri Rinaldi e Catanese per porre in essere tale strategia, volta a trarre un ingiusto profitto mediante attività illecite dal noto acquisto dei diritti sulla "res litigiosa""

Forse c'è una speranza oggi:

La Nazione – maggio 2006 – Processate il giudice Puliga:

“Al magistrato vengono contestati corruzione, concussione, peculato, falso, abuso di ufficio e concorso in bancarrota”

vedi tutti gli articoli e i documenti in www.casosannino.com