10 settembre 2007

Blu Notte: Genova 2001, G8

Nell'epoca dei telefonini, videocamere, macchine digitali, si può dire che ogni minuto significativo del G8 di Genova sia stato ripreso, fotografato, memorizzato in formato digitale.
Non dovrebbero esserci lati oscuri: eppure sul G8 del 2001, esistono ancora alcuni lati oscuri, sui quali Blu Notte ha cercato di fare luce.

Alcune cose non tornano:

- perchè tutte quelle devastazioni da parte dei Black Block?
- perchè nessun Black Block è stato fermato, arrestato, schedato?
- perchè quegli atti di violenza selvaggia da parte delle forze dell'ordine, per strada e nei centri di detenzione, come Bolzaneto?

Sulle manifestazioni contro il G8 e la globalizzazione qualcuno inizia ad alzare il livello di tensione: l'ex vicequestore Burlando parla di informative del Sisde dove si indicava il pericolo di lanci di sangue infetto da parte dei manifestanti.
Di pitbull aizzati contro i poliziotti, gomme incendiate .. e i media erano subito pronti a riportare, amplificandole, queste notizie.
Qualcuno lasciò a Palazzo Chigi un documento anonimo, scritto nello stile dei servizi, dove si esprime perplessità nella scelta di affidare l'ordine della città a Andreassi, "uomo di sinistra".
Il documento continua: "i poliziotti, se lasciati isolati, potrebbero reagire sparando".
Ad alzare il livello di scontro ci pensano anche Casarini e Caruso (i disobbedienti), con comunicati (sempre riportati dalla televisione) dove si parla di "dichiarazione di guerra".

E poi ci sono le bombe: al TG4, alla caserma dei carabinieri di San Fruttuoso e allo stadio Carlini.
Nel frattempo, nessuno nelle forze dell'ordine si prepara a gestire la manifestazione e gli scontri: i Black Block non vengono nè schedati, nè bloccati alla frontiera (il trattato di Schengen er stato sospeso in quei giorni).
Nessuno si preoccupò di istruire polizia e carabinieri delle differenti anime del Genoa Social Forum: dalle Acli, a Lilliput, Arci, Pax Cristi, il centro sociale Leoncavallo .....Eppure molti dei B.B. erano già noti ai servizi e alla digos.

I reparti che si preoccupreranno del mantenimento dell'ordine vengono dotati di gas lacrimogeni: è un arma proibita in guerra (è un arma chimica).
Ma il 7 nucleo antisommossa la potrà usare per le strette strade di Genova.
I reparti vengono anche dotati del nuovo manganello "Tonfa": in alluminio. In grado di spezzare le ossa.

Viene previsto un reato appositamente per bloccare i B.B. "associazione a delinquere per devastazione e saccheggio", con un fermo prolungato fino a 4 giorni, per permettere il blocco dei teppiisti fino alla fine del G8 e delle manifestazioni. Nessuno verrà arrestato per questo reato.

Ma cosa è successo a Genova?
Il primo giorno, il 19 luglio, nulla.
Il secondo giorno, entrano in causa i Black Block: irrompono in piazza Zanobi, ma le forze dell'ordine non intervengono.
Si spostano poi in piazza Trento, fino a piazza Manin dove erano presenti i manifestanti della rete Lilliput. Che si ritrovano pestati dalla polizia che stava inseguendo i B.B., che nel frattempo si sono dileguati.
La polizia fa 60 feriti e non ferma nessun B.B.

Nel pomeriggio del 20/luglio c'è il corteo dei disobbedienti, autorizzato: si sposta dallo stadio Carlini.
La compagnia Alfa del dotto Mindelli e del cap. Bruno, viene mandata in piazza Giusti contro i B.B. che la stanno devastando.
Per problemi di comunicazione, anzichè essere dirottata al carcere di Marassi, dove nel frattempo i B.B. si sono spostati, si imbatte nelle tute bianche in via Tolemaide.

Il corteo viene caricato, per errore. Si crea un tappo, che rischia di far esaperare la situazione. I manifestanti si disperdono nelle strade laterali (via Caffa, corso Torino), che vengono spazzate via dalle cariche dei blindati lanciati ad alta velocità. Ricordano le cariche del 75 a Milano, dove morì il professor Zibecchi.

Anche la compagnia Echo del capitano Cappello viene provocata dai B.B. stesso film di prima: i carabinieri caricano i manifestanti in via Tolemaide mentre i B.B. spariscono.
Ma i cc commettono un erorre: avanzano con i defender.
Quando le tute bianche rompono la carica, le jeep bloccano il deflusso e una di queste rimane bloccata in piazza Alimonda.

Qui esistono diversi filmati: il defender che si blocca; i manifestanti che lo attaccano; il lunotto posteriore spaccato da cui spunta una pistola; i colpi e il corpo di Carlo Giuliani a terra.
"Oddio, porca troia .. no .." urla la voce.
Sono le 17:27 e c'è scappato il morto.

Carlo Giuliani è stato ucciso da un colpo alla testa e anche dal passaggio del defender sul suo corpo.

Ma il vicequestore Lauro mette in piedi una sua sceneggiata "sei stato tu ad ucciderlo, l'hai ucciso tu, bastardo, col tuo sasso ...". Dopo il proiettile della commissione Warren, il sasso di Genova.

Le forze dell'ordine fermano molte persone: art 380 "arresto in fragranza di reato". Dovrebbero essere ammanettati e trasportati nei centri di detenzione e poi nelle carceri.Ma mancano i pullmann e la gente rimane a Bolzaneto anche 35 ore.

Cosa succede a Bolzaneto? Qualcosa di indegno di un paese civile. Insulti, altri pestaggi, ingiurie, sospensione dei diritti civili. Racconta un testimone di una canzone:
1, 2, 3 viva Pinochet
4,5,6 a morte gli ebrei
7,8,9 il negretto non commuove
Sieg Heil Apartheid!!!
Siamo in Italia, nel luglio 2001.

Il giorno dopo, deve partire un altro corteo di 300000 persone. Sembra andare tutto tranquillo, quando in testa spuntano i B.B., con la solita provocazione alla polizia.
Arrivano le cariche che spezzano il corteo: la coda sarà costretta a defluire a fatica verso la stazione e l'autostrada, per lasciare Genova. Nel frattempo, al solito, i B.B. sono scomparsi.

L'orrore dei fatti di Genova non è finito: termina col blitz alla scuola Diaz, usata come dormitorio per i partecipanti del Genoa Social Forum, soprattutto stranieri.

La prima persona in cui si imbattono è il giornalista inglese Mark Covell: 8 costole rotte e 4 giorni di coma.

Gli altri ragazzi subiscono un pestaggio violento, selvaggio: i giornalisti che vedranno la scena parleranno di "notte cilena a Genova".

Pozze di sangue, teste rotte, ciocche di capelli e sangue sui caloriferi ...
Racconta Lorenzo Guagnaducci "è una situazione brutta, nessuno ti può salvare, perchè la polizia è già lì .. ti crollano tutte le certezze".
Il vicequestore Fournier al processo "Sembrava una macelleria": "Durante le indagini non ebbi il coraggio di rivelare un comportamento così grave da parte dei poliziotti per spirito di appartenenza".

Eppure la polizia, alla conferenza stampa parla di armi ritrovate, tute nere e di due molotov.
Ma non è vero: le due Molotov sono state portate lì da dei poliziotti stessi, dal vicequestore Troiani.
Verranno fermate in tutto 93 persone, alla Diaz, di cui 87 feriti: saranno tutte scagionate.

Quali sono i numeri del disastro del G8:
6200 candelotti sparati
20 colpi di pistola
50 miliardi di danni
1200 feriti, 273 tra le forze dell'ordine
250 arrestati
1 morto.

Perchè tutta questa violenza, da parte delle forze dell'ordine. Da le comunicazioni via radio "Uno a zero per noi, yeah!": cosa è successo alla polizia, che dovrebbe essere al servizio del cittadino?
"Se sei aggredito da uno, chiami la polizia. Ma se ti aggredisce la polizia, chi chiami?" diceva l'ex vicequestore Burlando.

Quali gli errori commessi?
  • Primo: le armi in dotazione sbagliate.
  • Il gas lacrimogeno e il manganello Tonfa.
  • La scelta del modello aggressivo per la gestione dell'ordine pubblico.
  • La scelta di usare reparti pesanti che avevano difficoltà nel muoversi nella città.Reparti che non conoscevano la città nè il nemico: i manifestanti, le organizzazioni, i Black Block.
  • La scelta di Genova è stata sbagliata: la colpa ricade sul governo precedente, del presidente D'Alema.
    La confusione nella catena di comando: a comandare le forze dell'ordine dovevano essere Colucci (il questore) e il vicecapo della polizia Andreassi. Ma a Genova arrivarono anche Arnaldo la Barbera (Ucigos) e Francesco Gratteri (SCO). Tutti esperti di criminalità organizzata e mafia. Ma non di guerriglia e ordine pubblico.

Ma ci sono altre spiegazioni, più sottili e politiche: si era appena insediato il governo Berlusconi, che sapeva che avrebbe dovuto affrontare una finanziaria difficile, che si sarebbe aspettato un autunno caldo.Dall'opposizione e dai movimenti.
Un modello di ordine pubblico di tipo repressivo andava bene per delegittimare la piazza, per lanciare un segnale ai moderati, come a dire "se la piazza è insicura, evitate la piazza".Il ricordo del 94, della caduta del primo governo Berlusconi era vicino.
E' qualcosa che si era già visto negli anni 70, nei cortei pieni di provocatori, dove spuntavano le armi, le molotov, dove alle idee di rinnovamento (per un Italia migliore) si sostituirono le idee di violenza.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

te pareva se non era colpa di berlusconi. non lo sapremo mai, ma mi sarebbe piaciuto sapere come si sarebbe comportata la polizia se al governo ci fosse stata la sinistra...beh, ma in ogni caso sarebbe stata colpa dell'opposizione che avrebbe ordito un complotto...
ciao
matteo

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

beh direi che in un caso del genere c'è sempre una responsabilità del governo in carica
di qualcunque colore esso sia
i fatti descritti sono troppo gravi per poter essere archiviati facilmente

il doc di blu notte è stato molto preciso e molto scorrevole, quindi di facile visione (cosa importante!)

alcune considerazioni di ordine generale:

1.penso che ci sia stata una scelta, sbagliata, da parte di chi gestiva l'ordine pubblico.
le autorità hanno scelto un metodo repressivo invece di concentrarsi sulla prevenzione

2. anche la scelta del luogo (quella sì... una scelta del centrosinistra) penso sia stata sbagliata
genova non ha spazio vitale
è schiacciata tra mare e monti
cosa che rende ulteriormente complicata la gestione id un evento così "grosso"

3. genova è la prova provata di cosa succede quando lo stato delega la gestione del conflitto sociale alle forze armate
la polizia e i carabinieri non sono fatti per dialogare e abbassare i toni
ma principalmente per reprimere
(e quando perde il controllo, quando non ha una guida politica... succede quello che abbiamo visto)

4. ad agnoletto riconosco l'aver cercato di gestire una realtà, come quella del social forum, vermanente molto (troppo) larga...
ma ha commesso un errore!gravissimo!
non ha voluto il servizio d'ordine ai cortei.
organizzare una cosa del genere (manifestazioni, social forum etc...) non è solo un diritto
ma anche una responsabilità
(bisognerebbe andare a farsi dare ripetizione da qualche vecchio sindacalista)

Anonimo ha detto...

il servizio di Lucarelli è stato molto puntuale ed ha ricostruito, con una sintesi televisiva di due ore, quello che è successo in quie due giorni a Genova. Io mi chiedo, anche con con un post sul mio blog, due cose semplici: primo, perchè non s'istiuisce la Commissione Parlamentare d'inchiesta così come avevamo scritto sul programma dell'Ulivo, secondo dobbiamo batterci affinchè ci sia questa Commissione lo dobbiamo a tante persone ed in primo luogo a Carlo Giuliani.

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

"primo, perchè non s'istiuisce la Commissione Parlamentare d'inchiesta"

non lo so
molti "rossi" dicono che è colpa dell'ulivo

ma io non trovo proprio la risposta

(nel senso che non trovo un posto in cui qualcuno mi spieghi perchè non si dovrebbe fare)

p.s.
il collegamento al tuo blog non funziona

Anonimo ha detto...

Ciao!
Sono capitata qui cercando reazioni in rete alla bella puntata di Blu Notte di ieri sera.
Personalmente mi ha fatto bene, nonostante le centinaia di ore di filmati e le migliaia di foto che avevo visto nei mesi dopo il G8, nel frattempo stavo già iniziando a dimenticare...niente di peggio, e rivedere quelle immagini e risentire quelle testimonianze me ne ha fatto rendere conto, mi ha risvegliato un po' di sana rabbia.
Mi fa piacere vedere che in giro per la rete non è passata inosservata la puntata di ieri, ma permettimi ,anche se non ci conosciamo, una piccola critica al tuo post: NON E' AFFATTO VERO CHE IL 19 LUGLIO NON E' SUCCESSO NIENTE, E' STATA UNA GIORNATA STREPITOSA...non credo che fra le cause di quello che è successo il 20 e il 21 ci fosse il voler cancellare dalle cronache un così bel corteo, ma sicuramente anche questa è stata una delle tante conseguenze.
Se scrivi così, contribuisci anche tu...

Ciao e grazie,
Alice - Genova.

la Sinistra - Salve ha detto...

Bel riassunto,UnoNessuno, precisissmo. Mi permetto di riprendere in parte il tuo post per pubblicarlo sul mio blog. Spero non ti dispiaccia. Per la Causa!

alduccio ha detto...

Vedo dai molti commentni che è un argomento ancora "caldo".
La commissione di inchiesta la vorrebbero anche i sindacati di polizia, per rendere chiaro chi diede gli ordini e chi eseguì.
Era anche nel programma dell'unione.

In ogni caso va dato merito alla trasmissione di aver messo in luce i punti oscuri: la morte di Carlo, i Black Block che agivano indisturbati, la catena di comando, il ruolo della politica.
Aldo

Anonimo ha detto...

Sono contenta di aver potuto vedere domenica sera sulla Rai una trasmissione come quella di Lucarelli sul G8 di genova.Certo,rabbia e dolore nn mancano,anzi.Mi è piaciuto ke sia stato toccato,anke se secondo me andava approfondito di più,l'aspetto riguardante i black block...misteriosamente imprendibili,indisturbati,disapprovati dai manifestanti, provocatori......così vicini alle forze dell'ordine.Verso la fine della puntanta infatti si vede kiaramente l'immagine di 2tute nere su un motorino ke parlano con un poliziotto...sembrano kiedano"indicazioni"....nemmeno uno di loro verrà fermato.
Spero venga fatta la commissione di inkiesta quanto prima e con essa giustizia.Per quanto rigurda Carlo Giuliani sarebbe bello fossero rese note le manomissioni e le violenze fatte sul suo corpo agonizzante...oltre al discorso della pietra il suo viso è stato presumibilmente preso a calci(escoriazioni evidenziate dall'autopsia)e soprattutto(mi pare nn se ne sia parlato durante la trasmissione)lo sapete ke mentre Carlo stava morendo "qualcuno"ha pensato bene di infilargli un taglierino(o cutter)tra i pantaloni ed il costume da bagno ke indossava x creare kissà quali abominevoli prove?Quel taglierino nn era di Carlo xkè è stato ritrovato in posizione orizzontale senza nessun appoggio;significa ke se fosse stato addosso a Carlo mentre era vivo sarebbe caduto a terra,ossia ke la scena del suo omicidio è stata inquinata.Mi rendo conto ke di questa sporca,sporkissima storia se ne potrebbe parlare x ore ed è difficile essere esaurienti su ogni aspetto in sole due ore...ma in sei anni...o meglio,in un anno..nn mi apettavo ke il centro-destra facesse luce su queste nefandezze ma adesso ke la possibilità in teoria c'è spero nn si perda altro tempo.C'è tanta voglia di Giustizia.Ramona.

Unknown ha detto...

La puntata di Lucarelli è valida, per questo abbiamo ritenuto importante renderla direttamente e integralmente scaricabile qui, per non dimenticare:
SCARICA/COPIA/DIFFONDI - COPYRIOT COMMUNITY
http://www.copy-riot.org/spip.php?article191

La puntata di Domenica 9 settembre di Lucarelli sul G8 di Genova ha suscitato molte discussioni e polemiche sia nei mainstream che in forum, post e blog diffusi nella rete.
Nonostante tutto, riteniamo che sia, nel suo complesso, un valido contributo giornalistico capace di mostrare le vergognose responsabilità di CC e Polizia nelle cariche e le mattanze a Genova durante il G8. Nell’invana attesa che la RAI diventi davvero un servizio pubblico, rendiamo il filmato disponibile e liberamente scaricabile qui sotto. Con Carlo nel cuore.

SCARICA E DIFFONDI IL VIDEO!

http://www.copy-riot.org/spip.php?article191

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