19 settembre 2007

Ballarò: V-Day, la Casta e la riforma della politica

Il titolo della puntata era: "Cosa esaspera di più gli italiani?"
Personalmente mi esaspera il fatto che a Ballarà vengano invitati gli stessi politici (Tremonti, Bersani, Rutelli, ...).
Un'altra cosa che mi innervosisce è la claque dietro le spalle dei politici, mentre sparnao le solite frasi ad effetto (sono loro i veri populisti ..).

Torniamo al tema della prima puntata della stagione 2007/2008 di Ballarò: si è esordito con la vicenda dell'aereo di Stato per andare al Gran Premio di Monza.

Di Pietro: "l'aereo di Stato l'ho visto la prima volta qui. Non l'ho mai preso e non serve per andare a vedere il Gran Premio".
Il ministro Di Pietro non ci sta a fare di tutta l'erba un fascio: d'altronde sono soltanto i politici cha fanno antipolitica a voler alzare un polverone ("i politici sono tutti uguali").

Così ci si dimentica dei radicali e del fatto che sono l'unico partito che ruba dai rimborsi elettorali.
Si dimentica della proposta di Legge voluta da Di Pietro, passata in commissione Affari Costituzionali, contro i condannati in parlamento e contro sprechi e privilegi.
Si dimentica che certi sprechi non sono figli di questo governo (che ha diminuito lo stipendio dei parlamentari e ridotto i viaggi aerei del 50%), ma anche del precedente.


Il vicepresidente Letta (candidato alle Primarie del P.D.) proponeva una riforma delle pensioni parlamentari, creando un fondo pensione ad adesione volontaria. Oggi, sosteneva, "esiste una sproporzione tra quanto viene versato e quanto ricevono i parlamentari".

Giorgio Cremaschi, segretario della Fiom, parlava di una ingiustizia sfacciata: "milioni di lvoratori stanno malissimo. Per i grandi manager non esiste mercato, mentre per i lavoratori esiste la Cassa Integrazione".

Non esiste, continuava Cremaschi, solo la Casta dei politici , ma anche quella die grandi manager, che prendono stipendi con un rapporto di 400:1 rispetto ai lavoratori, a prescidere dai risultati.

Ribatteva Maroni (ex ministro del Welfare): "io sono stato condannato per aver opposto resistenza ad una perquisizione che poi la Corte ha ritenuto illegittima".
Io sono stato condannato e il magistrato è ancora lì, concludeva. E apriva anche una polemica contro Di Pietro, che aveva parato della necessità di non eleggere mafiosi e criminali.
"Io non sono un mafioso, dunque ti querelo".

E' vero, anche Di Pietro rettificava la sua dichiarazione: Maroni non è mafioso. Ma è stato al governo in una coalizione che vedeva gente come Cuffaro e Dell'Utri.

Inoltre, tornando all'iniziativa di Grillo, questa ha avuto successo proprio perchè nonostante i libri come La Casta, il governo ancora non ha messo all'ordine del giorno, una legge che affronti la questione etico/morale degli eletti.
Soprendente vedere Tremonti difendere la Costituzione: "la nostra costituzione è sopra Grillo e sopra Masaniello" a proposito del fatto che la costituente non avesse escluso i pregiudicati.
Ribatteva Di Pietro: "non pensavano che si sarebbe arrivati a questa situazione!".

Si è discusso insomma di come eleggere i deputati, ma nessuno discute di cosa fare in politica, questo il vero problema secondo Cremaschi. Non si discute dell'aumento dei salari dei lavoratori, del Welfare, delle garanzie, del precariato ....
Nota a margine: ad un certo punto, a sentire le dichiarazione di un esponente di Confartigianato, Tremonti è sbottato in un "che cazzo dici" ...
Ecco, anch'io me lo chiedo ogni volta che lo sento parlare.

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