Quando i servizi segreti sono più servizi (per qualcuno) che segreti ...
Possibile che per un Calipari, debba esistere anche un Pio Pompa che avrebbe gestito un ufficio che fabbricava falsi dossier e documenti contro i "nemici" del Sismi?
E il suo informatore di "Libero", Renato Farina, aveva nome in codice "Betulla" .. roba da commedia all'italiana.
Vittime dei falsi dossier magistrati di Milano come Stefano Dambruoso (il primo magistrato ad aver indagato sul rapimento Abu Omar), l'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Edmondo Bruti Liberati fino all'attuale presidente del Consiglio, Romano Prodi.
Magistrati, giudici, politici dell'opposizione: ma non erano le stesse persone contro cui si scagliava l'ex presidente del consiglio? Quello che parlava di brogli, di complotti comunisti, di toghe rosse?
Sarà un caso.
Non abbiamo nulla contro i servizi segreti: ma due cose devono essere messe in chiaro.
Primo: la nostra sovranità nazionale deve essere sempre rispettata. I servizi segreti devono impedire che servizi esteri vengano in Italia a fare i loro lavori "sporchi".
Secondo: la salvaguardia della nostra sicurezza e dei nostri diritti. La lotta al terrorismo non giustifica il ricorso alla tortura. In che modo possiamo farci paladini della democrazia se non le rispettiamo noi le regole?
Se la Cia pensava di esser nel giusto, perchè Abu Omar è stato spostato come un pacco fino in Egitto per essere lì torturato?
Perchè sapevano che certe cose non le potevano fare a casa loro. Anche le loro leggi le vietano.
E allora? Che i servizi segreti facciano i servizi al "nostro servizio", cioè per la collettività. Ossia non come "potere occulto" del gruppo politico al governo.
In Italia dopo ogni scandalo si è passati ad una riforma dei servizi: dopo il golpe De Lorenzo il Sifar è stato riformato in Sid. Che a sua volta venne spacchettato (nel 1977) in Sismi e Sisde dopo lo scandalo legato alle coperture dei terroristi neri dietro Piazza Fontana.
Sergio Romano parla del "Il solito canovaccio italiano" sul corriere:
Sono passati più di quarant'anni ormai da quando i Servizi sono diventati, insieme alla mafia, alla Cia e ai «poteri forti», il braccio poliziesco del «secondo Stato», quello che lavora dietro le nostre spalle, ripulisce le colpe dei potenti, tesse trame golpiste, impedisce il buon funzionamento della democrazia italiana. Le istituzioni da cui dovrebbe dipendere la nostra sicurezza sono così, per molti italiani, un motivo di paura e di inquietudine. Il caso del rapimento di un imam nelle vie di Milano è diverso dagli altri ed è quello in cui le indagini della magistratura potrebbero fare chiarezza.
Ecco: come cittadini italiani vogliamo solo chiarezza.
Technorati: servizi segreti, Abu Omar,Sismi
Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
07 luglio 2006
I servizi segreti
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