Dopo i tassisti le farmacie.
Mi chiedo, se le farmacie possono vendere giocattoli, ciabatte, zoccoli, profilattici, cioè non solo medicinali, perchè i supermercati non potrebbero vendere medicinali da banco (senza ricetta)?
All'estero funziona così .. e i consumatori si trovano bene.
23 commenti:
1) I medicinali devono essere acquistati quando servono realmente, e non quando sono in offerta speciale, ben illuminati su uno scaffale di un supermercato;
2) Al centro di tutto ci deve essere la tutela della salute dei cittadini, e non gli interessi economici di una qualche multinazionale farmaceutica o di una catena di commercianti.
3) Il farmacista non è un commesso. Non è la prima volta che il pesce piccolo è mangiato dal grosso. Tanti piccoli negozi sono stati costretti a chiudere a causa del potere dei grossi rivenditori.
No, al decreto Bersani se non corretto e riveduto. Che tocchi tutt'altre categorie di servizi.
Come mai il signor Bersani e il signor Prodi, non hanno messo mano a Enel, Telecom, Monopoli vari?
Lo sciopero dei farmacisti è solo una questioe di soldi.Nei supermercati i prodotti da banco costerebbero molto meno e i sig.ri farmacisti con vogliono perdere i lauti guadagni che fanno oggi.
Io sono farmacista e vorrei dire a chi ci dice che i prezzi sono troppo alti che ha perfettamente ragione ma non siamo a decidere noi il prezzo dei farmaci bensi l'industria. La differenza tra il prezzo in Italia e quella all'estero è enorme ma non viene in tasca a noi bensi all'industria. Per il latte vale la stessa cosa, tanto è che federfarma ha creato un latte per bambini importandolo dalla Germania che costa 9.90. Personalmente sono d'accordo sui prezzi alti ma questi non si abbassano distruggendo le farmacie medie e piccole. Non voglio farmi pubblicità, voglio fare solo capire a chi legge che noi stiamo dalla parte del cittadino, io lo sconto l'ho fatto per un anno (costo medio 1500 euro al mese) e il latte lo vendo a prezzo di costo...che posso fare però se i farmaci costano il doppio che all'estero?
Inutile fare commenti su quello che si vende in farmacia (di tutto).Perchè il dl non vieta niente, non modifica niente,cioè le farmacie continueranno a vendere ciò che vendono oggi, solo che ci sarà una concorrenza che porterà un grosso vantaggio alla gente perchè finirà qull'indecente aumento dei farmaci senza motivo.Ai farmacisti oggi basta inserire un dischetto nel computer e ulà i prezzi sono aggiornati(sta per aumentati).
Io voglio solo farvi capire che i Farmacisti non si lamentano della possibilità che il farmaco vada al supermarket cosa che purtroppo hanno detto esclusivamente i giornalisti, ma protestano perchè un emendamento del decreto prevede che grandi gruppi finanziari di capitali possa acquistare tante farmacie e trasformandole in ipermercati di farmaco a discapito delle piccole e medie farmacie ma soprattutto del cittadino che perderà la farmacia di quartiere sotto casa e sarà costretto (fra 3,4,5 anni) solo ad andare all'ipermercato....una politica veramente di sinistra....
Mi correggo volevo dire che i giornalisti fanno capire all'opinione pubblica che noi scioperiamo solo per non mandare il farmaco al supermercato...
Leggere alcuni commenti mi viene un groppo in gola che mi fa pentire di avere detto che i farmacisti guadagnano troppo e vogliono conservare i loro lauti guadagni.Me paenitet!
non capisco quali sono gli innumerevoli rischi per un farmacista, forse quello di sbagliare a prendere la scatola del medicinale o forse ad incollare il bollino sulla ricetta o forse a passare la penna ottica sul codice a barre o dare un prodotto scaduto o altro.Chissà.Oggi anche i prodotti galenici non vengono più preparati dal farmacista, ma sono già pronti per l'uso.Con questo non voglio togliere assolutamente ogni responsabilità al farmacista,ma i veri rischi li corre un medico.Hai mai sentito dire che un farmacista è stato denunciato per un errore.Difficilissimo.I medici spessissimo.
Hanno rubato per anni ora basta. Io negli USA per 150 aspirine spendevo 4 dollari. Perchè in Italia questa banda di ladri ci deve derubare?
Dpef 2007-2011, testo ufficiale della manovra da 35 miliardi
stanotte sarà approvato il decreto sulle liberalizzazioni.Finalmente finirà l'egemonia delle farmacie, che hanno fatto prezzi a loro piacimento, anche sulla pelle di gente i cui prodotti farmaceutici erano indispensabili.
sono esterefatto da come l'utenza abbia percepito la liberalizzazione dei farmaci da banco. O per meglio dire come abbia abboccato.
1) il decreto è una risposta populistica del governo all'ass. dei consumatori che ha foraggiato la campagna politica preelettorale.
2)il governo ha negato la possibilità di vendita dei farmaci da banco agli autogrill. Come mai? Non centrano le coop negli autogrill!!! Ma non volevano agevolare l'utenza ed il cittadino?
3) e voi state ancora a discutere?
Ma fatemi il piacere!
4) aprire più farmacie e liberalizzare le licenze non vuol dire agevolare l'utenza. Tutte le farmacie tratteranno solo i farmaci di più larga vendita...gli altri tutti su ordinazione...meditate gente, adesso trovate ciò che vi serve subito perchè l'assortimento lo può sorreggere solo il guadagno!
...caro Giorgio, sono una farmacista non titolare e per certi versi, il dl di Bersani mi potrebbe anche andare bene, però se la liberarizzazione fosse rivolta più ai nostri titoli, cioè permettere anche ai farmacisti meno fortunati, di poter aprire una propria farmacia.
Ma invece cambieremo solo padrone perchè se le farmacie sono in mano a grandi poteri economici, noi poco avremo da guadagnarci...e poi vorrei dirti che per quanto riguarda l'acquisto e la vendita dei farmaci, non sei per niente informato, i farmaci hanno un prezzo unico in tutte le farmacie e se succede di acquistare farmaci con diverso prezzo, vuol dire che qualche farmacia non ha i prezzi aggiornati e comunque tu potresti sempre denunciare la cosa o andare a chiedere spiegazioni...
Non capisco perchè tanto accanimento verso un DL che in sostanza non cambierà nulla, tranne per l'utenza che potrà acquistare prodotti consentiti a minor prezzo presso i supermercati o altro luogo autorizzato.Io non ho mai detto che i prezzi sono diversi da una farmacia all'altra, ma che sono enormemente diversi da una farmacia italiana ad una estera.Perchè? A chi va il maggior duadagno; anche perchè il farmacista ha una percentuale sul costo del farmaco.E allora?In sostanza il DL farà guadagnare molto meno i farmacisti: da cui tanto livore.E' "SOLO" uno sciopero per minor guadagno e basta.E quindi il DL per me è giustissimo.Per quanto attiene il numero chiuso delle farmacie e la ereditarietà del titolo è un'altra questione che esula dal DL.
X bonucchi4
non venirmi a recitare litanie a favore dei farmacisti, che in massima parte sono plurimiliardari.Inoltre non è giusto che conservino il diritto a mantenere la farmacia per molti anni (10?)con diritto di ereditarietà.I prezzi non si potevano abbassare per legge, ma pensa un momentino a chi giovava quella legge?Ma se i "poveri" farmacisti non guadagnano abbastanza come possono mantenere anche oltre dieci "commessi"?Forse organizzano tornei di bridge o altri giochi di società? Inoltre moltissime farmacie vengono vendute e rapidamente acquistate per molti milioni di euro.Forse chi le acquista è un filantropo?Informami.
I farmacisti e i figli dei farmacisti, per anni hanno lucrato e tanto. Un Guadagno netto di una farmacia di media grandezza è di 400.000,00 euro annuale. I figli dei farmacisti senza aversi sporcato il bavero, si ritrovava ricco...
Adesso I farmacisti si lamentano e di che?
Avete più superbia voi che berlusconi in persona.
Quando la destra tagliava gli stipendi a poveri operai del 50% se tutto andava bene, dove si nascondevano sti puzzoni di farmacisti..eh?
Adesso vi lamentate perche il vostro tempo è finito? Dopo 50 anni di scrocco, mi sembra più che giusto che vi sporcate le mani voi e i vostri figli.
Mi è capitata davanti agli occhi questa dicussione, so che ormai è vecchia ma mi ha fatto rabbrividire e ho voluto rispondere...è incredibile quanti ignoranti ci siano al mondo, ma in che lingua bisogna dirlo che i prezzi li fanno lo stato e le aziende farmaceutiche?
Penso che sia più o meno come per la benzina, i prezzi li fanno lo stato e le compagnie petrolifere e quello mazziato è il "terribile-benzinaio-padrone-nemico-del-popolo"!
Anche il dire che non esitono rischi per una farmacia è un'affermazione da ignoranti, visto che i controlli sono ESTREMAMENTE severi per la conservazione dei farmaci...se poi, per esempio, il medico prescrive al paziente un medicinale in dosi sbagliate e questo gli causa dei problemi,il farmacista ci va di mezzo non meno del medico.
Qualcuno dice hanno rubato per anni? Ma sai quanti sacrifici ci vogliono per arrivare ad avere una farmacia? I piani di rientro di trent'anni che servono? Ma sai quanto c**zo bisogna studiare?? Ma come ti permetti?
Che amarezza, siete proprio poverelli frustrati che godono a vedere gli altri trascinati nel fango...perchè finchè è un discorso sulle liberalizzazioni, sui cambiamenti, su cosa e meglio e cosa no, è produttivo e utile, ma certi toni sono vergognosi.
Rispondo brevemente all'ultimo commento, visto che mi da dell'ignorante e forse, in parte lo sono.
- mai sentito di cause intentate ad una farmacia per aver venduto farmaci sbagliati
- anche io ho studiato per anni (ingegneria informatica) ma lavoro in un settore molto più liberalizzato (tutti gli iformatici fai da te). Significa minori stipendi ma anche minori controlli della qualità del softare realizzato. Forse una via di mezzo sarebbe accettabile.
- le liberalizzazioni dovrebbero togliere i privilegi di casta e consentire minori costi alle persone e una migliore qualità del servizio ....
Aldo
E' veramente indicibile l'ignoranza e la prepotenza che regna sovrana in italia. E' Passato un po di tempo dal decreto bersani,è cambiato qualcosa!? Avete visto una diminuzione della spesa per i farmaci? L'unica diminuzione di spesa è avvenuta per la maggior oculatezza nell'approccio terapeutico. Il costo nominale dei singoli farmaci è rimasto costante o in alcuni casi a causa dell'aumento dei costi di produzione è salito.
Fa specie che in Italia venga ridicolizzata una figura professionale come il famacista che ricordo,a chi non lo sapesse,è titolare di una laurea quinquennale sanitaria ( per altro piuttosto pesante,sfido i vari presenti a superare solo due esami di questa!) che abbraccia dottrine come la patologia,la chimica,la microbiologia e la virologia clinica. Ricordo che il farmacista affianca il medico nella cura del paziente ed inoltre è debutato alla farmacovigilanza.
Si ricordi che in italia non si hanno notizie di farmaci adulterati che abbiano causato decessi grazie al controllo dei farmacisti privati e pubblici.
Le liberalizzazioni vanno compiute permettendo l'apertura degli health center e delle farmacie senza vincoli,non trasferendo in altre multinazionali o cooperative il mercato che diventa sempre di più un oligopolio con rischi di cartelli sui prezzi ( si vedano le società petrolifere)
Poi ripeto se la figura del farmacista è cosi inutile la aboliremo cosi nessuno produrrà farmaci (IL FARMACISTA LAVORA ANCHE NELL'INDSTRIA!) e nessuno li potrà dispensare cosi la salute della totalità andrà a farsi benedire.
Per il momento io continuo a fare il mio dovere,ad adempiere ai miei doveri deontologici e ad avere cura dei miei pazienti alla faccia delle coop,di chi ha una farmacia e non la molla ma la lascia ai figli e di chi non sa cosa sia l'imidazolo e si permette di sfottere dei DOTTORI che hanno sudato sui libri per offrire un servizio alla totalità e che come tutti hanno il sacrosanto diritto di essere pagati.
Lavoriamo anche nei festivi,anche a natale e anche la notte per le urgenze. La coop può garantire anche questo!?
Sono un neolaureato in farmacia, potrete immaginare il mio avvilimento...questo decreto non può fare in modo che i consumatori abbiano dei prezzi migliori, ma per aiutare degli imprenditori "morti di fame" che vorrebbero vendere farmaci senza investire in personale competente in grado di descrivere la posologia e le accortezze d'uso dei prodotti (tutti abbastanza pericolosi se usati in combinazione con altre sostanze e in presenza di patologie, ad esempio l'aspirina effervescnte può alzare la pressione e aggravare un ulcera, persone anziane dovrebbero sempre chiedere consiglio prima di comprare).
Con questa legge, alla fine molti farmacisti dipendenti resterebbero disoccupati a fronte di una probabile assenza di ribasso dei prezzi al pubblico, se non forse due o tre sostanze come contentino.
I consumatori dovrebbero esigere un farmacista dove ci sono farmaci e lottare per una liberalizzazione totale delle licenze per aprire le farmacie, così la vera concorrenza la vediamo anche sui prezzi dei farmaci con la ricetta ripetibile!
Certi commenti mi lasciano sbalordito. Sapete cosa significa conseguire una laurea in Farmacia??? non avete la minima idea di quanto si studi e di che sacrifici bisogna fare. Perchè non ci avete provato voi?
Io ho una laurea in Ingegneria informatica: credo di aver fatto fatica anche io a laurearmi in 5 anni. Eppre lavoro in un settore senza tante protezioni, senza caste.
Anzi: nell'informatica ho visto tanti squali in giacca e cravatta presentarsi come esperti in applicazioni Web.
Tanto per chiarire ...
Tanto per chiarire Alduccio, dove sarebbe la protezione di un farmacista collaboratore che percepisce in Italia uno stipendio base di 1200 € (poco più di un metalmeccanico che non è laureato) dal quale deve detrarre spese di iscrizione all'albo, di corsi per acquisire crediti obbligatori per l'albo? quale sarebbe la casta di un farmacista titolare che non decide i prezzi di un farmaco, i quali vengono imposti dall'industria??
A cosa è servito il Decreto Bersani?? a nulla! i farmaci costano uguale, non c'è stata riduzione di prezzi, intanto però a beneficiare son state le coop. Fino a quando non si entrerà nell'ottica che l'unico modo per avere una sana competizione sui prezzi, è quello di liberalizzare le licenze per l'apertura di altre farmacie e non di svilire e sputare fango su una professione sanitaria sudata sangue per conseguirla, non si arriverà da nessuna parte.
col senno di poi, tocca ammettere che della liberalizzazione ne hanno beneficiato solo le coop.
Oggi il risultato è che in certi supermercati si può vendere di tutto.
Ma la liberalizzazione vera non c'è ancora stata, nelle farmacie come in altri settori.
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