Vi ricordate il caso Rivera, che per aver parlato sul palco del primo maggio della chiesa che benedice criminali (come Enrico De Pedis sepolto a S. Apollinare) e ditatori (come Pinochet) era stato definito un terrorista?
Ecco quello che Matteo Salvini (Lega Nord) diceva ieri, mentre distribuiva volantini contro gli immigrati a Milano:
«Il cardinale si occupi di anime e dei diritti degli italiani che ogni giorno subiscono la violenza dei rom - dice Matteo Salvini, capogruppo a Palazzo Marino - e se proprio vuole aiutare quei mantenuti allora apra le porte dei suoi palazzi e li ospiti».
Il cardinale è Tettamanzi, che si era permesso di criticare la politica degli sgomberi della Lega e del comune di Milano, quando uno dei caratteri della cristianità dovrebbe essere l'accoglienza (aveva detto «Si è scesi, abbondantemente, sotto il rispetto dei diritti umani»).
«Il cardinale dovrebbe dedicarsi alla maggioranza dei milanesi per bene invece di parlare di diritti umani quando si sgomberano dei ladri».
A chi chiedeva se il volantinaggio davanti al sagrato era un'operazione elettrorale, Salvini rispondeva:
«Faremmo volentieri a meno di parlare di rom per concentrarci sul federalismo - risponde Matteo Salvini -. La curia è ricca. Invece di parlare a casaccio di diritti umani potrebbe prendersi carico degli zingari che orbitano su Milano».
Ecco, se volete attaccare un cardinale, un vescovo, mettetevi un fazzoletto verde al collo.
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