Siamo passati a parlare dalle famiglie italiane che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese, al problema della sicurezza.
Tema della sicurezza, usata per fini elettorali.
Viene stuprata una ragazza a Milano e nessuno chiede la testa della signora Moratti.
Lo stesso capita a Roma e il candidato sindaco Alemanno va a far campagna elettorale sul luogo del crimine.
Telegiornali, trasmissioni (come Buona Domenica) ci bombardano di notizie inquietanti, come se crimini e reati fossero in aumento.
Eppure i dati del Viminale parlano di una tendenza contraria: stupri e omicidi sono in diminuzione, anche a Roma.
Nonostante l'indulto, votato da 2 terzi del Parlamento (e sul cui voto Alemanno si è astenuto).
Nonostante lo sfascio del sistema giudiziario (avete letto "Toghe rotte" del procuratore Bruno Tinti).
Nonostante la proposta di legge dell'ex ministro Pollastrini (che prevedeva un aumento delle pene per reati sessuali) sia rimasta lettera morta.
Il centrodestra cavalca la paura dell'immigrato: ma la sanatoria per l'ingresso di 140000 rumeni chi l'ha fatta?
L'affossamento del sistema giudiziario, per cui alcuni reati sociali (come le violenze domestiche) sono automaticamente depenalizzati, chi lo ha portato avanti?
Vogliamo poi parlare della violenza domestica, tanto sottaciuta dai leghisti e in generale dai telegiornali, che è stato tema di una puntata di W l'Italia in diretta?
E perchè non parlare delle morti bianche? Il testo unico sulla sicurezza che sanziona maggiormente le imprese a rischio verrà ridiscusso. I romeni no e la Thyssen si? Non è sicurezza anche quella ?
Un ultima cosa: l'ultima legge, in tema di violenza sessuale, risale al 1996, primo governo Prodi.
Il famoso articolo 66, che riportava la violenza sessuale nei confronti delle donne nella sfera dei reati contro la persona, non contro la morale.
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