20 settembre 2008

La città perfetta di Angelo Petrella

La camorra, la faida tra le bande, il periodo delle occupazioni studentesche (la pantera), la seconda generazione della lotta armata, poliziotti corrotti e poliziotti da corrompere, una classe politica corrota e sullo sfondo la città di Napoli ...

E, di contorno, il grande vecchio, inteso come una super cupola che mette assieme servizi e potere politico in grado di manovrare indagini, spostare l'attenzione su quel gruppo criminale, deviare indagini, allentare le redini.

Un affresco brutale ma onesto della Napoli degli anni tra il 1990 e il 1992, tra il crollo del muro e la fine di Tangentopoli.
Un affresco assai diverso della Napoli da cartolina: qui tutto è reale, spietato, lucido.
Nei quartieri o soccombi o impari ad uccidere: "mmiezzo a via, aggio fatto 'o core cchiu tosto d''o cazzo" recita un verso di una canzone, che Petrella ha messo come nota a margine, una specie di soundtrack ideale del libro.

Napoli città perfetta dei delinquenti:"In questa città si tira su pure la merda. Cambia la forma, ma la puzza è sempre la stessa. E' la città perfetta per i bastardi. Nessuno si rende ocnto che in superficie c'è solo la buccia, è qui sotto che si trova la polpa [nella fogna della città NDR], la parte meno marcia della mela. Napoli è rigida come un cadavere, ma nessuno si decide a seppellirla ".
La storia ruota attorno ai tre personaggi del libro: Sanguetta, un ragazzino cresciuto nei quartieri spagnoli, che assiste per caso alla morte di un poliziotto sporco, Gomez, ucciso dal Sarracino.
L'americano, il miglior amico di Gomez, che indagando sulla sua morte, incrocia la strada col boss Sarracino per cercare vendetta, ma diventa anche lui una pedina del Sistema criminale.
Infine Chimico, uno studente di 18 anni, impegnato in una occupazione (contro la privatizzazione delle scuole, lo smantellamento dell'istruzione pubblica): figlio di un sindacalista della CGIL.
La strada lo porterà verso la lotta armata e verso l'eversione.

Tre destini che si incrociano sotto l'occhio vigile di Omissis, strano personaggio dei servizi, capace di controllare ogni cosa che succede a Napoli (informazione è potere, sia per la polizia che per i boss).
In questo libro si parla di tante cose: della crisi del PCI dopo la svolta della bolognina; le rivolte studentesche, i sogni di rivoluzione contro i partiti, contro le istituzioni, contro una società vecchia e chiusa; la guerra tra i clan nei quartieri di Napoli, dopo la scomparsa dei grandi capi storici della camorra (Cutolo e la Nuova Camorra Organizzata).
I legami tra malavita politica e le forze dell'ordine.
La città perfetta rappresenta per Napoli quello che "Romanzo criminale" lo è per Roma: un racconto a più voci nel quale si viene buttati dentro una realtà dura, cinica e reale.
Non aspettatevi buoni o cattivi o la vittoria del bene sul male.
Non c'è spazio per sentimenti.
Buona lettura.

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