Da una parte i proclami sulla lotta alla mafia.
Dall'altra la cura omeopatica, cui siamo sottoposti.
D'altronde un ex ministro non sosteneva forse che con la mafia occorre convivere?
Ecco allora gli spot, ce ci onoculano una piccola porzione di mafia.
La suoneria di Tano.
La pubblicità della Bull.
La suoneria del padrino.
Tutti spot orientati ad un pubblico giovane che poco sa e poco viene informato di cosa sia la mafia.
Nella grande confusione in cui noi Italia accusiamo il Brasile di difendere il terrorismo (caso Battisti), in cui si sgombrano i centri sociali (come il Conchetta a Milano) in nome della legalità ci dimentichiamo di un boss mafioso latitante per 43 anni. Bernardo Provenzano.
Del processo all'ex capo del Sisde, che ne avrebbe impedito la cattura e omesso la perquisizione del covo di Riina.
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