05 gennaio 2009

La questione politica

Anzichè di questione morale sarebbe più opportuno parlare di questione politica. Di brutta politica: che parte da Roma ad es, dove il sindaco si nasconde (confondendo i fatti) dietro gli inviti a La Sapienza ("i 300 criminali") per sfuggire alle domande sui fatti di violenza nella sua città.
Prima lo stupro, poi l'aggressione ad un ragazzo americano.
Poi in Lombardia, con le inchieste sul nuovo palazzo della Regione che coinvolgono i vertici di un'azienda controllata dalla regione (Infrastrutture Lombarde Spa) e della Impregilo.
A Pescara dove l'ex sindaco ritira le dimissioni (ma è sempre indagato) ma poi presenta il certificato medico per non andare al lavoro (chissà cosa ne pensa Brunetta? Un fannullone?).
A Napoli dove la Iervolina è stanca delle tarantelle (e a noi ci pensa, signor sindaco?).

Si dirà, certe cose succedono ovunque e in ogni caso c'è la presunzione di innocenza. Sì: ma in America, il quasi ministro Richardson rinuncia al posto perchè coinvolto in una inchiesta (su una società che avrebbe fatto affari col suo stato). "Sono tranquillo. Ma non voglio mettere in difficoltà l'amministrazione".

Da noi dobbiamo si sente solo parlare di magistrati, giudici colpevoli e di proposte assurde: come quella dei tre Gip. Come gestire le carenze di organico? Rivedendo le rotazioni (parola dell'avv. Bongiorno). Così uno si trova lo stesso giudice sia alle indagini preliminari che magari in appello.

P.S: sappiamo tutto dei processi di Cogne, di Olindo e Rosa, ma nessuno ci racconta del procceso in corso su Moggi e Calciopoli. Pare che tutti i testimoni stiano ritrattando. Per il filone delle plusvalenze, La Juve ha deciso di patteggiare ma la triade non molla, poi c'è il processo alla Gea, che l'8 gennaio va a sentenza ...
Iniziamo a preparare il rientro?

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