Anche ieri sera abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso in televisione.
Indegno di una televisione, per fortuna non pubblica.
Peccato fosse la vita dell'ex uomo più potente della terra: la vita, rivista in chiave grottesta, del presidente George W. Bush, raccontata nel film di Oliver Stone "W".
La chiave della satira per raccontare di un uomo, cresciuto all'ombra del padre, con problemi di alcool, con una fame compulsiva.
Attorniato da personaggi come Karl Rove "piccolo genio" e Dick Cheney.
La prima domanda che uno si pone (e su cui si imposta tutto il film) è "come ha fatto una persona così a diventare presidente?".
Stone non si è solo soffermato sulla vita privata (verosimile o meno): la scena della riunione dove si pianifica la guerra preventiva all'Iraq (per mettere le mani sul petrolio e far pulizia di tutta la feccia); il pranzo dove tra un sandwich e l'altro Cheney gli propone la legge che permette agli agenti della Cia l'uso della tortura per i terroristi .. fanno riflettere.
Dopo averlo visto si capisce come mai "W" non abbia trovato una distribuzione cinematografica.
Oggi si chiude e si apre una nuova era: mentre Bush se ne torna a casa in aereo (senza rendition), si insedia il 44 esimo presidente americano.
Barack Obama.
Si insedia in un contesto mondiale molto complesso e non solo per il terrorismo internazionale.
Non solo il Medio Oriente, la questione palestinese, l'Iran sciita, la Cina ..
Ieri un giornalista e un avvocato sono stati uccisi in Russia: avevavo scritto della guerra in Cecenia.
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