Alla prima duminica del misi di fivraro del primo anno che il seculo novo era ancora un agniddruzzo che non arrinisciva a tinirisi supra alle sò gamme, capitò che le dù campani della chiesa matrici si misiro a sonari alla dispirata che mancor erano le quattro del matino.
Così inizia Il sonaglio, terzo capitolo (quello in cui risiede il meglio di me, dice il maestro) della trilogia delle metamorfosi di Andrea Camilleri.
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