01 marzo 2009

Il silenzio mafioso

Ho letto l'intervista di Genchi sui legami presunti tra servizi e stragi stato.
Nulla di nuovo: sono cose che si sapevano già. Bastava leggere "L'agenda rossa di Paolo Borsellino" di Rizza e Lo Bianco.

Nulla di nuovo. Come la telefonata di pochi minuti dopo da via D'Amelio ad un telefono in zona del castel Utveggio, nel 1992 una delle sedi del Sisde.

Ancora oggi non si può far luce sul nostro passato (stragista)? Ancora oggi è tabù?
Ma vi siete letti la sentenza di archiviazione del Gup di Firenze Sebastiano Soresina sulle stragi del 1993 (archiviazione per scadenza dei termini), nei confronti di Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi?
Archiviando l’inchiesta di Firenze nel ‘98, il gip Soresina scrive che Berlusconi e Dell‘Utri hanno «intrattenuto rapporti non episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista». Cioè con Riina e i suoi. E durante le indagini «l’ipotesi iniziale (il ruolo di Berlusconi e Dell‘Utri nelle stragi del ‘93 a Milano, Firenze e Roma, ndr) ha mantenuto e semmai incrementato la sua plausibilità». Ma purtroppo è scaduto «il termine delle indagini preliminari», si deve archiviare.

Da I complici di Gomez, Abbate (pag 332).

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