Immagino le reazioni degli spettatori: ma come, un'altra puntata su Ruby, sui processi di Berlusconi? Basta, non se ne può più ... Perchè non parliamo dei problemi degli italiani.
Ecco, è proprio questo il punto: c'è un tappo che non permette al paese di andare oltre, al parlamento di legiferare per uscire dalla crisi (di lavoro, economica, sociale).
Proprio perchè c'è questo tappo, i suoi parlamentari sfornano una legge ad personam per bloccarne i processi (breve o lungo, i conflitti di attribuzione, la riforma dell'articolo 1, le intercettazioni, la Cosrte Costituzionale), costringendo Camera e Senato a lunghe maratone per approvare le sue leggi.
E non sono leggi per il bene del paese. Almeno non prendiamoci in giro.
Fino a quando possiamo accettare un premier che racconta le barzellete in giro, censurate perfino dai troppo zelanti giornalisti italiani (che lo proteggono da se stesso non mandano in onda le storielle peggiori, come quella su Allegri).
Come avrebbero reagito i giornalisti stranieri - commentava nella copertina Santoro.
I TG nostrani non lo dicono, non parlano dei commenti all'estero: in onda vanno solo le immagini senza alcun commento, dei comizi del premier che spadroneggia sui canali nazionali.
I processi mi indeboliscono in un momento in cui devo rappresentare il paese: come se un leader che ha baciato l'anello di Gheddafi possa ancora avere una considerazione nelle altre democrazie.
La Corte Costituzionale boccia le mie leggi, fatte per tutelare la mia persona: ma la Corte applica solo le leggi della Costituzione. Mica è colpa sua se questo centrodestra sforna leggi contro i principi costituzionali.
B. racconta una storia da processo kafkiano, come se veramente esistesse una macchinazione diabolica che lo vuole incastrare. Come il patto scellerato tra Fini e il sindacato delle toghe (il piano eversivo): se ha delle prove, le mostri, le porti in Tribunale (come ha portato i giornalisti dell'Unità qualche anno fa).
Nel frattempo, il processo Ruby va avanti ed escono altre testimonianze dei festini: come quello raccontato dalla ragazza intervistata ad inizio puntata. Uno spogliarello alla Demi Moore, Streaptease.
"Se fossi rimasta lì, avrebbe cambiato la mia vita, ma che prezzo avrei pagato?", concludeva il suo racconto.
Altre ragazze hanno preso soldi, gioielli, hanno guadagnato un posto al sole televisivo. Ma cosa faranno da grandi?
I manifesti sulle Br nelle procure.
Dina Lauricella ha intervistato il presidente Lassini, del comitato che ha affisso i manifesti sulle Br nelle procure. Che si è preso la colpa, ex post l'affissione.
Sarebbe interessante scoprire chi è il mandante, l'ideatore, di questi cartelloni. Giudicati sbagliati persino da Lassini, che però non ha alcuna intenzione di farsi da parte.
E nemmeno di rispondere a tutte le domande della giornalista, tirato via dalla "badante" Maiolo.
In studio, a rispondere alla domanda sul mandante, gli onorevoli Paniz e Bocchino, il giornalista Belpietro.
Paniz ha voluto chiaramente condannare le parole dei manifesti "mi riconosco nelle parole del presidente della Repubblica".
Ma quelle parole sono la conseguenza delle parole del premier (che aveva parlato di brigatismo giudiziario). Su quelle, Paniz ha voluto solo dire che condanna gli eccessi nei toni e nelle parole.
Tirando in ballo anche le parole di Cascini, in cui si diceva che questa maggioranza non è legittimata dal punto di vista politico e morale.
Bocchino: il manifesto è indegno; il mandante morale è Berlusconi e Lassini sarà probabilmente il più votato a Milano, perchè interprete del pensiero di B.
E' in atto un'aggressione ai magistrati, ma se si smantella il sistema di pesi e di contrappessi nel nostro stato, si perde tutto.
Belpietro: i magistrati, a differenza delle altre categorie citate (giornalisti, carabinieri, medici) non pagano o pagano in ritardo.
Inoltre, se da una parte si permette di insultare quotidianamente il governo (che pure è un organo dello Stato), dall'altra nessuno si mobilità per condannare questi insulti.
Travaglio: non è vero che il CSM non è severo con i magistrati che sbagliano; l'ordine degli avvocati non ha ancora espulso Previti nonostante la condanna.
Quanto un magistrato viene accusato di un reato finisce in carcere mentre se un politico viene accusato, la Casta si mobilita per salvarlo (vedi Tedesco).
Oggi non c'è uno scontro tra maggioranza e magistratura, ma semplicemente c'è un processo in corso, doveroso, che la maggioranza sta facendo di tutto per bloccare.
Perchè Lassini deve farsi da parte (come hanno chiesto parti del PDL) mentre B. può continuare a governare: significa che se una cosa la dice B. è meno grave?
Di fronte alla stampa ha parlato di una associazione a delinquere di stampo eversivo dentro a magistratura. E' ipocrita, condannare Lassini e non il cavaliere.
L'intervista al figlio di Emilio Alessandrini.
Il magistrato Emilio Alessandrini è stato ucciso il 29 gennaio 1979, dopo aver accompagnato il figlio Marco a scuola. Ucciso perchè col suo lavoro dava credibilità alle istituzioni.
I manifesti sono stati un cazzotto in un occhio, commentava il figlio Marco: perchè erano manifesti affissi negli spazi elettorali. Significa che la lotta politica ha esondato, andando a trasfigurare i fatti, per gettare una cortina fumogena sui fatti.
Si sta affermando una prassi nel paese: i potenti non si difendono più nel processo ma dal processo.
Paniz, ha voluto comentare le ultime parole del figlio del magistrato: B. è stato vittima di alcuni atti. Come l'avviso di garanzia a Napoli (ancora questa storia). Inoltre B. è stato assolto in molti dei suoi processi.
Bocchino ha usato la metafora della cultura di impresa per spiegare l'allergia alla democrazia della maggioranza. Berlusconi arriva dalla cultura monocratica dell'impresa e questa idea l'ha portata in politica. B. vorrebbe Schifani presidente della Camera, presidente del Senato e del Consiglio, cui chiedere una legge ad hoc.
B. non accetta Fini che applica i regolamenti, e rispetta i tempi del parlamento nell'approvazione delle leggi.
Altro intervento interessante è stato quello di Benedetta Tobagi, giornalista e figlia del giornalista Walter Tobagi.
Anche per lei, la ferita per quelle morti del terrorismo, è ancora aperta.
C'è una grossa ipocrisia, certe esternazioni non sono solo degli eccessi (come ha cercato di minimizzare Paniz precedentemente). E' una falsificazione storica indicare l'eversione nei magistrati: le Br volevano sottrarsi ai processi, rifiutando i difensori di ufficio e andando a intimidire le giurie, uccidendo il presidente dell'ordine degli avvocati Fulvio Croce.
La vittoria dello Stato è stata quella di condannare Curcio e le Br facendo un processo nel rispetto delle regole.
Allora, o si sta dentro il sistema, o si dicono cose fuori dal sistema: il linguaggio aggressivo contro i magistrati nasce dalle Br.
Tartaglione e Minervini venivano chiamati boia.
Tobagi, veniva chiamata dai terroristi terrorista di stato.
Vogliamo chiederci che effetto hanno queste parole sulle persone?
L'intervento di Travaglio.
Il premier che dice tutto e il contrario di tutto, forse anche perchè pochi giornalisti (pochissimi in televisione) controllano quello che dice.
Come nella pubblicità del dentifricio, con quella bocca può dire quello che vuole.
Ho pagato Ruby per non farle fare la prostituta.
Ai poliziotti di Milano ho solo chiesto un'informazione.
Al presidente del Consiglio è vietato avere un cellulare.
Ho le prove di un patto scellerato Fini Anm.
Nel 1992 i PM hanno fatto fuori 5 partiti e mandato Craxi in esilio . [E nel frattempo le sue televisioni tifavano per i magistrati] .
Eppure nel discorso della discesa in campo diceva "questo paese schiacchiato dal debito pubblico e dal finanziamento illecito ai partiti".
Nel 1994 il governo è stato fatto fuori dai magistrati.[Fu colpa di Bossi] .
Come nel 2008, Prodi cadde per la sfiducia di Mastella.
Infine, la bugia della rapina sulla Mondadori: nel 1990 gli avvocati di B. pagarono un tangente al giudice Metta per ribaltare la sentenza del lodo Mondadori, per dare il gruppo al cavaliere. Dal processo B. si è salvato con la prescrizione.
Il dibattito Travaglio e Paniz: c'è stato un bel confronto, acceso nei contenuti ma pacato nei toni tra i due, sul tema della prescrizione. Va dato atto all'onorevole Paniz di aver tenuto un tono pacato e sereno, pur accettando il botta e risposta col giornalista.
A prescindere dalle idee e dalle posizioni personali, su cui si può essere d'accordo o meno, gli va dato atto di essersi comportato meglio di altri colleghi ospitati in precedenti puntate.
Peccato che, se è vero che il processo Mills andrà in prescrizione a gennaio 2012 in ogni caso, col processo breve andrà in prescrizione a pochi mesi. Togliendo B. dall'impiccio di dover frequentare le aule del tribunale in campagna elettorale.
Il processo Mediaset (su cui il governo ha aperto il conflitto di attribuzione) andrà in prescrizione nel 2014, anche lui a rischio prescrizione.
"Le vittime non subiscono alcun effetto da questa riforma", sosteneva l'onorevole: tesi difficile da sostenere, se si tiene conto dei troppi processi già oggi prescritti senza dare giustizia.
Come per il processo Mills stesso - ribatteva il giornalista- dove aspettiamo la messa in forma attiva della frase: "Mills è stato corrotto da Berlusconi". Come si leggerebbe? "B. ha corrotto Mills".
Forse è vero che, presi singolarmente i singoli provvedimenti, possono sembrare come mosse da campagna elettorale. Ma il disegno complessivo è quello di massacrare quei processi. Se una volta bastava comprare i giudici (fu dopo l'arresto di Squillante che B. parlò di brigatismo delle procure) oggi , poichè queste Boccassini non si fanno comprare, bisogna proprio stopparli.
Il conflitto di attribuzione di fronte alla Corte Costituzionale.
La legge che blocca un processo se è in atto un conflitto di attribuzione.
Il tutto per perdere tempo.
La difesa della Minetti.
Se da una parte ci si difende dai processi, la difesa della consigliera Minetti, patrocinata dall'avvocato Pesce, si difende nel processo.
Per la vicenda Ruby, la mia assistita non c'entra niente, spiega l'avvocato.
Sul commento di Fede (che aveva parlato di un bonus da parte della procura per questa linea di posizione): "Fede dice troppe cose, è una reazione uterina".
La Minetti partecipava alle feste in quanto aveva una relazione con B.
E sulle Br nelle procure: "le Br sono quelle che hanno ucciso i miei amici".
Insomma, cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane? Una esasperazione di queste posizioni? Brigatisti e comunisti da una parte, e le forze del bene dall'altra parte che salvano le fanciulle in difficiltà?
E chi salva il paese?
Si parla di una manovra di svariati miliardi per rimettere a posto l'economia.
L'alta disoccupazione giovanile è causata, a sentire Sacconi, dal fatto che i giovani non voglio andare a raccogliere i pomodori nei campi.
Le piccole aziende italiane sono in crisi, e le grandi sono preda delgi appetiti dei gruppi esteri. Oppure sono svendute: la Fiat compra un pezzo di Chrysler, anche grazie al cattivo andamento della Fiat in Italia.
Chi salverà gli italiani?
Ecco, è proprio questo il punto: c'è un tappo che non permette al paese di andare oltre, al parlamento di legiferare per uscire dalla crisi (di lavoro, economica, sociale).
Proprio perchè c'è questo tappo, i suoi parlamentari sfornano una legge ad personam per bloccarne i processi (breve o lungo, i conflitti di attribuzione, la riforma dell'articolo 1, le intercettazioni, la Cosrte Costituzionale), costringendo Camera e Senato a lunghe maratone per approvare le sue leggi.
E non sono leggi per il bene del paese. Almeno non prendiamoci in giro.
Fino a quando possiamo accettare un premier che racconta le barzellete in giro, censurate perfino dai troppo zelanti giornalisti italiani (che lo proteggono da se stesso non mandano in onda le storielle peggiori, come quella su Allegri).
Come avrebbero reagito i giornalisti stranieri - commentava nella copertina Santoro.
I TG nostrani non lo dicono, non parlano dei commenti all'estero: in onda vanno solo le immagini senza alcun commento, dei comizi del premier che spadroneggia sui canali nazionali.
I processi mi indeboliscono in un momento in cui devo rappresentare il paese: come se un leader che ha baciato l'anello di Gheddafi possa ancora avere una considerazione nelle altre democrazie.
La Corte Costituzionale boccia le mie leggi, fatte per tutelare la mia persona: ma la Corte applica solo le leggi della Costituzione. Mica è colpa sua se questo centrodestra sforna leggi contro i principi costituzionali.
B. racconta una storia da processo kafkiano, come se veramente esistesse una macchinazione diabolica che lo vuole incastrare. Come il patto scellerato tra Fini e il sindacato delle toghe (il piano eversivo): se ha delle prove, le mostri, le porti in Tribunale (come ha portato i giornalisti dell'Unità qualche anno fa).
Nel frattempo, il processo Ruby va avanti ed escono altre testimonianze dei festini: come quello raccontato dalla ragazza intervistata ad inizio puntata. Uno spogliarello alla Demi Moore, Streaptease.
"Se fossi rimasta lì, avrebbe cambiato la mia vita, ma che prezzo avrei pagato?", concludeva il suo racconto.
Altre ragazze hanno preso soldi, gioielli, hanno guadagnato un posto al sole televisivo. Ma cosa faranno da grandi?
I manifesti sulle Br nelle procure.
Dina Lauricella ha intervistato il presidente Lassini, del comitato che ha affisso i manifesti sulle Br nelle procure. Che si è preso la colpa, ex post l'affissione.
Sarebbe interessante scoprire chi è il mandante, l'ideatore, di questi cartelloni. Giudicati sbagliati persino da Lassini, che però non ha alcuna intenzione di farsi da parte.
E nemmeno di rispondere a tutte le domande della giornalista, tirato via dalla "badante" Maiolo.
In studio, a rispondere alla domanda sul mandante, gli onorevoli Paniz e Bocchino, il giornalista Belpietro.
Paniz ha voluto chiaramente condannare le parole dei manifesti "mi riconosco nelle parole del presidente della Repubblica".
Ma quelle parole sono la conseguenza delle parole del premier (che aveva parlato di brigatismo giudiziario). Su quelle, Paniz ha voluto solo dire che condanna gli eccessi nei toni e nelle parole.
Tirando in ballo anche le parole di Cascini, in cui si diceva che questa maggioranza non è legittimata dal punto di vista politico e morale.
Bocchino: il manifesto è indegno; il mandante morale è Berlusconi e Lassini sarà probabilmente il più votato a Milano, perchè interprete del pensiero di B.
E' in atto un'aggressione ai magistrati, ma se si smantella il sistema di pesi e di contrappessi nel nostro stato, si perde tutto.
Belpietro: i magistrati, a differenza delle altre categorie citate (giornalisti, carabinieri, medici) non pagano o pagano in ritardo.
Inoltre, se da una parte si permette di insultare quotidianamente il governo (che pure è un organo dello Stato), dall'altra nessuno si mobilità per condannare questi insulti.
Travaglio: non è vero che il CSM non è severo con i magistrati che sbagliano; l'ordine degli avvocati non ha ancora espulso Previti nonostante la condanna.
Quanto un magistrato viene accusato di un reato finisce in carcere mentre se un politico viene accusato, la Casta si mobilita per salvarlo (vedi Tedesco).
Oggi non c'è uno scontro tra maggioranza e magistratura, ma semplicemente c'è un processo in corso, doveroso, che la maggioranza sta facendo di tutto per bloccare.
Perchè Lassini deve farsi da parte (come hanno chiesto parti del PDL) mentre B. può continuare a governare: significa che se una cosa la dice B. è meno grave?
Di fronte alla stampa ha parlato di una associazione a delinquere di stampo eversivo dentro a magistratura. E' ipocrita, condannare Lassini e non il cavaliere.
L'intervista al figlio di Emilio Alessandrini.
Il magistrato Emilio Alessandrini è stato ucciso il 29 gennaio 1979, dopo aver accompagnato il figlio Marco a scuola. Ucciso perchè col suo lavoro dava credibilità alle istituzioni.
I manifesti sono stati un cazzotto in un occhio, commentava il figlio Marco: perchè erano manifesti affissi negli spazi elettorali. Significa che la lotta politica ha esondato, andando a trasfigurare i fatti, per gettare una cortina fumogena sui fatti.
Si sta affermando una prassi nel paese: i potenti non si difendono più nel processo ma dal processo.
Paniz, ha voluto comentare le ultime parole del figlio del magistrato: B. è stato vittima di alcuni atti. Come l'avviso di garanzia a Napoli (ancora questa storia). Inoltre B. è stato assolto in molti dei suoi processi.
Bocchino ha usato la metafora della cultura di impresa per spiegare l'allergia alla democrazia della maggioranza. Berlusconi arriva dalla cultura monocratica dell'impresa e questa idea l'ha portata in politica. B. vorrebbe Schifani presidente della Camera, presidente del Senato e del Consiglio, cui chiedere una legge ad hoc.
B. non accetta Fini che applica i regolamenti, e rispetta i tempi del parlamento nell'approvazione delle leggi.
Altro intervento interessante è stato quello di Benedetta Tobagi, giornalista e figlia del giornalista Walter Tobagi.
Anche per lei, la ferita per quelle morti del terrorismo, è ancora aperta.
C'è una grossa ipocrisia, certe esternazioni non sono solo degli eccessi (come ha cercato di minimizzare Paniz precedentemente). E' una falsificazione storica indicare l'eversione nei magistrati: le Br volevano sottrarsi ai processi, rifiutando i difensori di ufficio e andando a intimidire le giurie, uccidendo il presidente dell'ordine degli avvocati Fulvio Croce.
La vittoria dello Stato è stata quella di condannare Curcio e le Br facendo un processo nel rispetto delle regole.
Allora, o si sta dentro il sistema, o si dicono cose fuori dal sistema: il linguaggio aggressivo contro i magistrati nasce dalle Br.
Tartaglione e Minervini venivano chiamati boia.
Tobagi, veniva chiamata dai terroristi terrorista di stato.
Vogliamo chiederci che effetto hanno queste parole sulle persone?
L'intervento di Travaglio.
Il premier che dice tutto e il contrario di tutto, forse anche perchè pochi giornalisti (pochissimi in televisione) controllano quello che dice.
Come nella pubblicità del dentifricio, con quella bocca può dire quello che vuole.
Ho pagato Ruby per non farle fare la prostituta.
Ai poliziotti di Milano ho solo chiesto un'informazione.
Al presidente del Consiglio è vietato avere un cellulare.
Ho le prove di un patto scellerato Fini Anm.
Nel 1992 i PM hanno fatto fuori 5 partiti e mandato Craxi in esilio . [E nel frattempo le sue televisioni tifavano per i magistrati] .
Eppure nel discorso della discesa in campo diceva "questo paese schiacchiato dal debito pubblico e dal finanziamento illecito ai partiti".
Nel 1994 il governo è stato fatto fuori dai magistrati.[Fu colpa di Bossi] .
Come nel 2008, Prodi cadde per la sfiducia di Mastella.
Infine, la bugia della rapina sulla Mondadori: nel 1990 gli avvocati di B. pagarono un tangente al giudice Metta per ribaltare la sentenza del lodo Mondadori, per dare il gruppo al cavaliere. Dal processo B. si è salvato con la prescrizione.
Il dibattito Travaglio e Paniz: c'è stato un bel confronto, acceso nei contenuti ma pacato nei toni tra i due, sul tema della prescrizione. Va dato atto all'onorevole Paniz di aver tenuto un tono pacato e sereno, pur accettando il botta e risposta col giornalista.
A prescindere dalle idee e dalle posizioni personali, su cui si può essere d'accordo o meno, gli va dato atto di essersi comportato meglio di altri colleghi ospitati in precedenti puntate.
Peccato che, se è vero che il processo Mills andrà in prescrizione a gennaio 2012 in ogni caso, col processo breve andrà in prescrizione a pochi mesi. Togliendo B. dall'impiccio di dover frequentare le aule del tribunale in campagna elettorale.
Il processo Mediaset (su cui il governo ha aperto il conflitto di attribuzione) andrà in prescrizione nel 2014, anche lui a rischio prescrizione.
"Le vittime non subiscono alcun effetto da questa riforma", sosteneva l'onorevole: tesi difficile da sostenere, se si tiene conto dei troppi processi già oggi prescritti senza dare giustizia.
Come per il processo Mills stesso - ribatteva il giornalista- dove aspettiamo la messa in forma attiva della frase: "Mills è stato corrotto da Berlusconi". Come si leggerebbe? "B. ha corrotto Mills".
Forse è vero che, presi singolarmente i singoli provvedimenti, possono sembrare come mosse da campagna elettorale. Ma il disegno complessivo è quello di massacrare quei processi. Se una volta bastava comprare i giudici (fu dopo l'arresto di Squillante che B. parlò di brigatismo delle procure) oggi , poichè queste Boccassini non si fanno comprare, bisogna proprio stopparli.
Il conflitto di attribuzione di fronte alla Corte Costituzionale.
La legge che blocca un processo se è in atto un conflitto di attribuzione.
Il tutto per perdere tempo.
La difesa della Minetti.
Se da una parte ci si difende dai processi, la difesa della consigliera Minetti, patrocinata dall'avvocato Pesce, si difende nel processo.
Per la vicenda Ruby, la mia assistita non c'entra niente, spiega l'avvocato.
Sul commento di Fede (che aveva parlato di un bonus da parte della procura per questa linea di posizione): "Fede dice troppe cose, è una reazione uterina".
La Minetti partecipava alle feste in quanto aveva una relazione con B.
E sulle Br nelle procure: "le Br sono quelle che hanno ucciso i miei amici".
Insomma, cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane? Una esasperazione di queste posizioni? Brigatisti e comunisti da una parte, e le forze del bene dall'altra parte che salvano le fanciulle in difficiltà?
E chi salva il paese?
Si parla di una manovra di svariati miliardi per rimettere a posto l'economia.
L'alta disoccupazione giovanile è causata, a sentire Sacconi, dal fatto che i giovani non voglio andare a raccogliere i pomodori nei campi.
Le piccole aziende italiane sono in crisi, e le grandi sono preda delgi appetiti dei gruppi esteri. Oppure sono svendute: la Fiat compra un pezzo di Chrysler, anche grazie al cattivo andamento della Fiat in Italia.
Chi salverà gli italiani?
2 commenti:
Bellissimo post, come tanti altri. E' la prima volta che ti seguo, non so quanti anni tu abbia, io sono soltanto una ragazzina di 16 anni, comunque sia m'interesso un po' di politica, leggo i giornali che compra papà (L'Espresso, Venerdì di Repubblica, Repubblica) e quando ho un euro e venti messo da parte compro ''Il Fatto Quotidiano'' oppure vedo se l'ha acquistato il prof di filosofia e leggo gli articoli nelle prime pagine prima di iniziare la lezione. Beh, la tua ricostruzione sulla puntata di Annozero di ieri è molto accurata. Personalmente, ho apprezzato moltissimo gli interventi di Marco Travaglio, un giornalista come pochi e che ho avuto anche la fortuna di incontrare. Continua così Nessuno :) Baci.
grazie!
non è mai troppo presto per interessarsi del mondo che ci sta intorno.
Aldo
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