15 aprile 2011

Morte di un pacifista


E' stato ucciso a Gaza, dai suoi stessi rapitori (una cellula di estremisti), Vittorio Arrigoni, pacifista.
E noi che cercavamo Al Qaeda in nord Africa.

Questa la dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Affari Interni e della Sicurezza Nazionale di Gaza (da PerilBenecomune):

Sin dal primo momento della notizia del rapimento dell'attivista italiano Vittorio Arrigoni, l'apparato di sicurezza ha agito rapidamente conducendo indagini e ricerche a tutto campo. E' stato identificato e arrestato uno dei criminali, che ha ammesso di essere coinvolto nel rapimento. Questo individuo ha indicato alla polizia il nascondiglio dell'attivista rapito. La polizia si è portata immediatamente sul posto e ha trovato Arrigoni già morto. Secondo la relazione del medico legale, era stato ucciso prima dell'arrivo della polizia sul luogo.

Alla luce di questa situazione, il Ministero afferma quanto segue:

1) il governo palestinese invia le sue condoglianze alla famiglia del martire innocente, al governo e a tutto il popolo italiano. Siamo addolorati per la perdita di un tale uomo d'onore, che portava attiva solidarietà al popolo palestinese, sfidando l'assedio e la violenta campagna condotta contro Gaza da parte dell'entità che impone l'apartheid.

2) Il governo palestinese condanna nei termini più forti l'assassinio efferato effettuato dai criminali e conferma che prosegue la caccia ai restanti membri della banda in modo che vi possa essere piena giustizia e siano puniti gli assassini. Le azioni intraprese da questi criminali non riflettono i valori, i costumi, le tradizioni e la fede religiosa dei Palestinesi.

3) Il ministero sottolinea che questo crimine non rappresenta il vero stato della sicurezza e dell'ordine nella Striscia di Gaza. Questo crimine orrendo, inoltre, non produrrà un arretramento rispetto alla sicurezza. Il Governo è interessato a difendere la stabilità e la sicurezza; questo incidente è il primo del suo genere da anni. La sicurezza avrà sempre la massima priorità.

4) I primi risultati dell'indagine indicano che il compito dei rapitori era chiaramente quello di ucciderlo, cosa avvenuta già poco dopo il rapimento.

5) Le motivazioni dietro a questo crimine oltraggioso indicano che ci sono gruppi che ancora tramano contro il popolo palestinese a Gaza, e vogliono minare la sicurezza e la fermezza dei palestinesi e dei loro sostenitori, per diffondere uno stato di terrore e di intimidazione all'interno del movimento di solidarietà con la Striscia di Gaza in tutto il mondo. L'Entità Sionista di apartheid sta cercando in ogni modo di ostacolare e impedire all'imminente Freedom Flottilla di raggiungere la Striscia di Gaza. Questo avviene in particolare dopo il grande slancio di attivisti come Arrigoni che lavorano al fine di allentare l'assedio e porre fine al blocco ingiusto e criminale imposto a Gaza .

Il Ministero degli Affari Interni e della Sicurezza Nazionale e tutti i Palestinesi apprezzano enormemente gli sforzi di tutti gli amici stranieri. Assicuriamo agli internazionali che vivono e a coloro che sono diretti a Gaza che questo paese è sicuro per tutti e sarà sempre la loro seconda casa. I Palestinesi insieme agli attivisti della solidarietà di tutto il mondo ricaveranno dalla montagna della disperazione una pietra di speranza affinché le ingiustizie possano lasciare il posto alla giustizia.

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