Alla fine è tutto chiaro: è più importante la lobby del nucleare, gli accordi Enel EDF (ma anche Ansaldo con la americana Westinghouse) che il giudizio degli italiani del nucleare.
Gli italiani non devono decidere in base all'emotività, tramite il referendum che non s'ha da fare (mica parliamo di zingari e romeni).
Basta aspettare un anno, di modo che “una pubblica opinione consapevole” sia meno riluttante ad accettare centrali e scorie sotto casa : ci penserà in stile orwelliano, la macchina mediatica del premier. E tutto questo per avere in cambio l'elezione di Draghi alla Banca europea?
O forse, come la benedizione sulla scalata di Lactalis su Parmalat, c'è dietro altro?
Come la possibilità di sedersi al tavolo dove si spartirà il petrolio libico.
Una volta si parlava di sindrome di Badoglio. Oggi si parlerà di sindrome B.: prima baciamano con Gheddafi, poi le bombe. Prima con Putin, ora con Obama (che ci ha chiesto di bombardare in Libia).
Tanto, mica usiamo le bombe a grappoli (che sarebbero pure vietate).
Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
27 aprile 2011
Il nocciolo (della questione nucleare) si è scoperto
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