La lista civica Inverigo 2021 ha organizzato ieri, nella sala comunale di Inverigo, una serata dedicata al racconto delle storie di partigiani e di resistenza (militare e civile) qui in Brianza.
Parole, ricordi, storie e musica.
Durante la serata ha parlato il professor Corbetta, autore del libro “Taccuino degli anni difficili”, di cui sono stati letti alcuni passi, riguardanti episodi accaduti ad Inverigo (come la strage di Cremnago). Un rappresentante dell'Anpi comasco ha portato la sua testimonianza, così come un signore ha voluto ricordare la partigiana Francesca Ciceri , nome di battaglia “Vera”. La Resistenza è stata una presa di coscienza per molti italiani: non è solo una storia di scontri e guerre, si deve ricordare anche la resistenza civile di quanti hanno aiutato gli ebrei, qui in Brianza, a sfuggire verso la Svizzera; di quanti hanno nascosto e aiutato i giovani sfuggiti alla leva fascista. Quelli che stampavano manifestini e giornali antifascisti, come la tipografia di Canzo che era a pochi metri dal comando di Reggimento delle SS Italiane. Gli operai e le operaie che hanno scioperato, sapendo che potevano essere trasferite nei campi di concentramento.
Durante la serata ha parlato il professor Corbetta, autore del libro “Taccuino degli anni difficili”, di cui sono stati letti alcuni passi, riguardanti episodi accaduti ad Inverigo (come la strage di Cremnago). Un rappresentante dell'Anpi comasco ha portato la sua testimonianza, così come un signore ha voluto ricordare la partigiana Francesca Ciceri , nome di battaglia “Vera”. La Resistenza è stata una presa di coscienza per molti italiani: non è solo una storia di scontri e guerre, si deve ricordare anche la resistenza civile di quanti hanno aiutato gli ebrei, qui in Brianza, a sfuggire verso la Svizzera; di quanti hanno nascosto e aiutato i giovani sfuggiti alla leva fascista. Quelli che stampavano manifestini e giornali antifascisti, come la tipografia di Canzo che era a pochi metri dal comando di Reggimento delle SS Italiane. Gli operai e le operaie che hanno scioperato, sapendo che potevano essere trasferite nei campi di concentramento.
Nessun commento:
Posta un commento