05 aprile 2011

Nulla di fatto


Nulla di fatto per l'accordo in Tunisia tra il governo italiano e quello tunisino.
Un peccato per Vespra che, ieri sera, nello spot della puntata. già ventilava l'accordo "epocale" pure lui, per il blocco dei clandestini.
Forse, non sono dei creduloni come noi italiani (la villa a Lampedusa, l'isola svuotata in 48 ore), oppure i soldi promessi non erano abbastanza.

E ora occorre fare in fretta, perchè a breve si vota e la Lega (di lotta) spinge affinchè i campi e gli immigrati si fermino sotto la linea del Po, che già ora ha dovuto digerire i permessi temporanei .
Dice Davide Boni, pres. del consiglio regionale in Lombardia: "Basta migranti o cade il governo".
E oggi si vota in aula per bloccare il processo di Milano sul caso Ruby.


PS: spero che l'idea (sempre leghista) dell'esercito regionale sia solo una battuta sempre in vista delle elezioni .. non fatemi pensare male.

Toccherà all’Esercito e ai Carabinieri addestrare il nuovo Corpo Regionale che non dovrebbe disporre di più di 20 mila uomini raggruppati in 20 battaglioni regionali (con il nome della regione di riferimento) sotto il comando di altrettanti tenenti colonnelli distaccati dall’Esercito e dall’Arma. Ogni battaglione quindi sarà composto da mille uomini e donne reclutati su base regionale. Le uniformi sarebbero identiche a quelle dell’Esercito, ma con un distintivo in più, ‘ad hoc’ per ogni regione. Girerebbero armati (armamento leggero) come i Carabinieri. Per quanto riguarda la carriera, il governo dovrà assicurare una corrispondenza con i gradi dell’Esercito anche se con alcuni distinguo. Si preclude però il passaggio di questi miliziani regionali all’Esercito o ai Carabinieri.

Il Generale comandante del Corpo dipenderà dal Capo di Stato Maggiore della Difesa per quanto riguarda i compiti deliberati direttamente dal Consiglio dei Ministri, mentre i Tenenti colonnelli, che guidano i singoli battaglioni regionali, risponderanno direttamente ai presidenti delle Regioni in cui saranno stanziati per fronteggiare le emergenze locali. Il Corpo dei volontari militari non potrà essere impiegato fuori dall’Italia. Il primo firmatario del testo è il deputato della Lega, Franco Gidoni.


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