20 novembre 2011

L'apologia dello scorpione e della rana

«C’era una volta uno scorpione, che voleva attraversare il fiume Giordano. Per caso, s’imbatté in una rana. Lo scorpione la pregò: “Di grazia, passa a nuoto il fiume: io ti salgo sul groppone e giungo all’altra sponda bell’e asciutto!”....

Nel racconto, scorpione e rana sono accomunati da un medesimo destino: nell'attraversare il fiume possono salvarsi solo se lo scorpione non pungerà la rana. Ma alla fine, entrambi periscono perché lo scorpione non può sottrarsi alla sua natura.
Oggi, se la rana che deve attraversare il fiume si chiama presidente Monti , lo scorpione è il parlamento che dovrà votare le sue proposte.

Nonostante tutto l'ottimismo, rimane sempre il parlamento di Scilipoti, Dell'Utri, Cosentino, Tedesco, Milanese e company.




Il governo Monti ha ottenuto una fiducia bulgara, avendo come unica opposizione (sulla carta), solo la Lega. Verrà appoggiato (con entusiasmo, secondo il biglietto di Letta) da destra e sinistra.
Ma ci sono due riflessioni da fare.
Questo, è un buon governo di destra, appoggiato dal centrosinistra: come la prenderà un elettore di centrosinistra questo entusiasmo per Monti e Passera? Che penserà l'elettore che mette in cima alla lista il lavoro, l'ambiente, la legge uguale per tutti e l'avversione verso i conflitti di interesse?

 (l'immagine è presa da Frankezze.it United volemose bene)

E, secondo: questo esecutivo viene definito di alto profilo dall'ex sottosegretario Santanchè. Giudizio che mette in cattiva luce quello che lo precedeva: tutti i governi dovrebbero esprimere il meglio che può dare il paese. Che giudizio dovrebbe dare al passato esecutivo Berlusconi (non di alto profilo dunque), un suo elettore?

In questo momento il paese si divide in quelli che “lasciamolo lavorare”, e in quelli che parlano di golpe (a destra, come a sinistra, Ferrara come Sansonetti).
Non è sfiducia, ma semplicemente noi sappiamo quello che andrebbe fatto, e sappiamo anche quanto questo andrebbe contro certi interessi.
L'accordo con la Svizzera per recuperare i soldi esportati: circa 10 miliardi.
La lotta contro l'evasione delleslot machine: altri miliardi.
L'evasione fiscale stimata in 120 miliardi.
La lotta alla criminalità organizzata, che fattura 150 miliardi col riciclaggio (Soldi sporchi di Pietro Grasso e Enrico Bellavia). Esentasse.
I costi della politica: rimborsi elettorali (1 miliardo ogni cinque anni), dei carrozzoni di stato (come l'Enit e il Convention Bureau del ministero della Brambilla), dei vitalizi, delle auto blu ..

E i soldi che potrebbero tornare se si investisse seriamente nella cultura: musei senza personale o chiusi, siti archeologici lasciati a se stessi, monumenti che cadono a pezzi.

Quanto potremmo stare bene, rientrare nel debito, senza dover toccare l'IVA, l'ICI, le pensioni e mettere altre flessibilità nel lavoro? Che, per i giovani, è già sufficientemente precario.
Ma forse, a sentire queste cose, lo scorpione non esiterebbe a pungere la rana.

Ieri è finito indagato  il tesorieredell'UDC per le tangenti Enav.
Sempre ieri il tribunale di Milano, a Pontelambro, ha condannato 110 persone nel processo sulleinfiltrazioni della ndrangheta al nord.
Oggi, Report parlerà delle tangenti. Perfettamente bipartisan, secondo lo spirito dei tempi, delle larghe intese: destra e sinistra. Il titolo? "La classe dirigente". Appunto.

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