24 novembre 2011

La lotta alla mafia

Il sindaco di Roma scopre la mafia nella città da lui amministrata (dopo una campagna elettorale su legalità e sicurezza): forse non sa che la mafia c'è sempre stata a Roma. fin dai tempi della banda della Magliana, raccontata in Romanzo criminale. Lo zio Carlo altri non era che Pippo Calò.

Ma anche qui, a Milano, le condanne in primo grado al processo con rito abbreviato sulle infiltrazione della ndrangheta non hanno suscitato delle reazioni particolari. Tutto scorre, nella città dell'aria sporca, del crac del S Raffaele e dei cantieri per edilizia residenziale. E del movimento di gestione terra che era nelle mani delle cosche.

Sempre qui, succede che il processo sull'omicidio della collaboratrice Lea Garofalo rischia di finire nel nulla. Il giudice è stato chiamato al ministero a Roma, e tutto deve ripartire: se non si va a sentenza,  i presunti responsabili potrebbero uscire a luglio per decorrenza dei termini.
Forse, prima di spostare un giudice, bisognerebbe controllare se ha processi di mafia in corso.
Peccato però che, gli stessi giudici lo hanno derubricato da omicidio a scopo mafioso a delitto passionale.

E poi parliamo di lotta alla mafia .. come se anche questa non fosse una concausa della crisi economica e sociale del paese.

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