11 settembre 2012

La chiamano politica

Casini: "Dopo Monti, c'è ancora Monti"
Alfano: "Chi vuole Monti dovrà trovare il suo nome sulla scheda" (peccato che la legge non dica questo ..). 
Marini su Passera:  "Passera a termine della legislatura? Io lo vedrei bene in politica, ma poi decide lui"
Passera: "Adesso devo fare bene il Ministro dello Sviluppo Economico per il bene del Paese".

E ancora: Renzi su Veltroni: "Veltroni bravo romanziere fuori dal parlamento".
La paura del Monti bis, che sbarri la strada al PD inizia a far paura.
D'Alema sul professore: "Monti? Noi abbiamo fatto meglio di lui".
E ancora Bersani: "Saranno gli elettori a scegliere, non i banchieri. Noi siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità davanti all’Italia e al mondo".

E poi Montezemolo contro Casini e l'UDC, Formigoni contro la Lega per la vicepresidenza della Lombardia ..

Tutti pronti per la campagna elettorale, confermando le parole di De Gasperi «Il politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni».


Dei 150 tavoli aperti al ministero dello sviluppo, delle aziende in crisi, della tensione che sta salendo (come successo ieri a Roma, per le proteste dei lavoratori dell'Alcoa), dei piani energetici e industriali se ne occuperà qualcun altro, in un continuo rimandare in avanti i problemi.
L'importante è trovare le alleanze per le elezioni del 2013.

In questi giorni anche la criminalità organizzata ha rialzato la testa (e forse per questo che i giornali tornano ad occuparsene): a Scampia per la faida nella Camorra, ma anche a Milano per l'agguato in via Muratori. Era una zona tranquilla, dicevano i testimoni ..
La chiamano politica.

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