La cura non funziona, ma dobbiamo
andare avanti.
Questo in sintesi, il ragionamento di
alcuni partiti della strana maggioranza, con poche sfumature. C'è
Casini che vede bene Monti al Quirinale o a Palazzo Chigi.
L'importante è che si continui con l'agenda Monti, che poi è
l'agenda Tremonti, per gli accordi europei.
Bersani dice si alle
alleanze allargate, ma il governo deve cambiare marcia. Quando non si
sa, visto che fino ad ora il PD ha pesato poco.
Oggi su tutti i giornali si parla di
lavoro, dei tavoli aperti al ministero, della crisi (150 tavoli di
crisi, 180000 lavoratori, 30000 esuberi). Si leggono poi le ricette
per uscirne: l'altro ieri erano le dismissioni dei beni pubblici,
oggi il via a infrastrutture.
Si sfornano nuove riforme (e si aspettano gli effetti benefici delle riforme passate), come
quella sui concorsi nella scuola, che fa fuori le vecchie graduatorie
e che potrebbe portare ad un nuovo problema esodati, per tutti i
precari che negli anni hanno fatto corsi di aggiornamento, master e
che ora si vedono superati dal concorso.
Il punto è che si
continua ad affidare la soluzione dei nostri problemi, antichi, allestesse persone che ragionano con la stessa mentalità. Quella del
referendum di Pomigliano, quella che l'articolo 18 frena lo sviluppo,
quella che il TAV serve e basta. Quella dei condoni e che non
possiamo tassare i ricchi altrimenti scappano. Quella della cultura
che non da da mangiare.
Tra i mali antichi, di cui si parla
pure poco, anche la mafia, anzi le mafie. Il superprocuratore Grasso
parla di "menti raffinatissime", riferendosi agli articoli che hanno parlato, con angolature
diverse, delle telefonate Mancino Napolitano.
Ha ragione, tanto è
vero che oggi chi parla più dei contenuti dell'inchiesta sulla
trattativa stato mafia?
C'è un complotto contro le istituzioni,
anzi, c'è già stato (visto che la trattativa non è più presunta,
per le sentenze passate in giudicato). E gli effetti di questo
complotto credo che si trascinino fino ad oggi. Da una parte quelli che intendono condizionare Napolitano negli ultimi mesi. Dall'altra quelli che, proprio strumentalizzando questa vicenda, vogliono arrivare a quella grande coalizione di centro.
Meglio non
parlare di mafia.
1 commento:
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