Italiani che rubano ad altri italiani, che si sentono più furbi o
diversi dalla massa. Dall'evasione di sistema che questa classe
politica si è coltivata perché porta voti, alle truffe sulle patate
che arrivano francesi ai grossisti in Italia e magicamente si
trasformano in patate made in Italy vendute dalla grande
distribuzione.
Una truffa ai danmi dei consumatori ma anche dei coltivatori
onesti.
Infine lo sfruttamento dei lavoratori free-lance, col confronto
tra le agenzie inglesi e olandesi con quelle americane.
L'evasione. Dobbiamo abbassare le tasse, dicono tutti, per non
soffocare la debole crescita, per non mandare in rovina gli
imprenditori italiani. Quelli che considerano lo stato come un socio
occulto, che si assorbe la maggior parte delle sostanze. Parliamo
degli imprenditori che le tasse le pagano, chiaramente.
Per abbassare le tasse basterebbe andare a prendere i soldi
laddove si trovano: sono i 300 miliardi nei conti esteri di italiani
che godono dei nostri servizi ma a sbafo. Perché i vari governi di
larghe intese che si sono succeduti stranamente non si sono mai messi
d'accordo per fare una legge sul riciclaggio. Speriamo in Renzi.
Padoan spera di recuperare 2 miliardi, speriamo non sia uno scherzo
.. Manca una legge sull'autoriciclaggio e, soprattutto i meccanismi
di riscossione messi in piedi sono così ferroginosi da generare più
di una mela marcia.
Sono i funzionari corrotti che chiudono le cartelle di Equitalia
in cambio di mazzette. Una gola profonda dell'agenzia delle entrate
ha raccontato a Paolo Mondani dei rapporti tra Befera e i politici.
Tra questi e imprenditori amici con cui il fisco doveva essere
clemente.
DIRIGENTE EQUITALIA
Tutti i partiti, tutti, su di loro ci stanno accertamenti che durano ormai da anni e non portano a niente. Allora mi son chiesto tante volte: “ma perché Equitalia non fa il pignoramento verso terzi del finanziamento pubblico?”.
PAOLO MONDANI
Ma Befera incontra i dirigenti di partito, politici? …
DIRIGENTE EQUITALIA
Sì, sì, io mi ricordo incontri con Maroni, con la Polverini, Rita Lorenzetti.
PAOLO MONDANI
Non è di per sé un male incontrarli eh!
DIRIGENTE EQUITALIA
No, no, ovviamente non è un male se Maroni poi non ti chiede di aiutare qualcuno dei suoi amici. Cioè, intendiamoci: non è che i politici chiedevano direttamente non far pagare le tasse a quello. Gli dicevano questo o quell’imprenditore deve essere aiutato e poi Befera capiva.
PAOLO MONDANI
E gli imprenditori che sono stati aiutati?
DIRIGENTE EQUITALIA
Uno su tutti è Caltagirone. Io ci ho provato almeno 20 volte con le persone che si occupavano delle pratiche sue ma era come sbattere su un muro di gomma.
Chi controlla Befera e Mastrapasqua? Tremonti e Milanese, quelli
dei condoni, della casa in affitto del ministro? Dei maxi condoni di
Berlusconi e Tremonti mancano all'appelo ancora 4 miliardi, di
evasori che non hanno nemmeno pagato tutto.
Sembra che in Italia dar
la caccia ai soldi degli evasori non interessi nessuno: dei 545
miliardi accertati, Befera ne ha riscossi meno del 5%. E il resto?
Logicamente, se i grandi evasori sono intoccabili per input politico,
lo stato deve prendersela con la massa dei piccoli contribuenti.
PAOLO MONDANI
Quindi il recupero è difficile?
GIANGAETANO BELLAVIA – ESPERTO DIRITTO PENALE ECONOMIA
Il recupero è difficilissimo. È molto più semplice verso la
massa dei piccoli contribuenti che hanno magari piccole cose e che
invece di pagarsi un difensore, un avvocato, un commercialista per
fare un contenzioso tributario lungo e defaticante preferiscono
magari subire e dicono: “vabbè gli dò 1000 euro e mi evito di
spenderne 2000 di professionisti”.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Va così, e se i piccoli a volte poi pagano magari anche più
del dovuto e i grossi scappano, c’è un suo perché: l’ Agenzia
delle Entrate non riscuote direttamente come avviene in tutti i paesi
del mondo, ma ha esternalizzato il servizio a Equitalia e, per
incentivarli, funzionari e dirigenti incassano il bonus. E per
incassarlo in fretta ti accanisci sui piccoli e intanto siccome i
grossi fra una storia e l’altra, va a finire per le lunghe, hanno
tutto il tempo per portare i soldi fuori, fallire, scappare, sparire.
Bene, su tutto questo naturalmente Attilio Befera avrà da dire, però
il confronto ha preferito evitarlo.
La lista Falciani
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Bene stiamo parlando di tasse che devono assolutamente essere
abbassate quindi bisogna recuperare l’evasione. Il grosso come
abbiamo detto sta sui conti esteri: 300 miliardi. Ma chi sono questi
qua? 522 nomi erano dentro la lista dell’avvocato svizzero Pessina,
erano imprenditori del nordest e Milano che avevano depositato a
Lugano. L’ultima lista è quella di Falciani, dentro ci sono
400.000 conti, e dentro questi conti per ora ci sono 7000 nomi
italiani. Hanno portato fuori proventi da evasione, corruzione,
tangenti e utili delle aziende. Ora Falciani vive sotto protezione,
con questi nomi che si fa e come sono saltati fuori?
In Italia, assicura il procuratore Caselli, la lista Falciani non
è stata messa nel cassetto, e l'azione della magistratura non è
stata bloccata.
Ma rimane ancora molto da fare: per rendere più trasparente
l'operato delle banche, che aiutano l'evasione e non l'interesse
degli stati sovrani che le devono salvare quando sono in crisi.
Herné Falciani, intervistato da Mondani si chiedeva perché in
Italia non si fanno verifiche patrimoniali? Perché in Italia il
codice penale non è sufficiente per contrastare evasione e
corruzione?
Aggiungo io, perché non si riesce a fare le norme contro
riciclaggio e autoriciclaggio?
Prima al governo c'era un politico ora condannato per frode
fiscale.
Ma oggi, la lotta all'evasione non si fa per colpa delle larghe
intese?
Stiamo assistendo, spiega il procuratore Greco, al “trasferimento
del denaro dall’Italia all’estero, verso i paradisi fiscali e gli
investimenti finanziari”.
Soldi sottratti alla crescita e al benessere del paese che, quei
soldi, li ha prodotti.
Poi magari noi italiani ci indigniamo per Maradona e per il suo
gesto dell'ombrello, dimenticandoci di aver votato per anni (e
continueremo a votare) per un premier che quel gesto lo continua a
fare. Che, seppur condannato per frode (e l'evasione è finita
prescritta), continua a fare politica e a fare comizi in televisione.
Lui, che quell'ombrello l'ha usato per altri fini.