L'inchiesta "metastasi" della DDA di Milano, che ieri ha portato a diversi arresti nel lecchese all'interno della cosca di Mario Trovato (fratello del boss Francesco Trovato) ha mostrato come ormai i clan preferiscano non occuparsi più del traffico di droga.
E' molto meno rischioso coltivare le opportune amicizie politiche (nel blitz di ieri, con due esponenti PD o ex PD) per avere appalti pubblici.
I politici arrestati sono il consigliere comunale di Lecco Ernesto Palermo e il sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi:
"L’aggiunto della Dda Boccassini: “Connubio bracci armati ed esponenti delle istituzioni”. L’indagine ‘Metastasi’ “conferma l’esistenza della locale di Lecco” dice il procuratore aggiunto Ilda Boccassini: “Negli anni Novanta l’operazione ‘Wall Street aveva evidenziato come i Coco Trovatola facessero da padrone. Ebbene, a distanza di più di 20 anni, noi ritroviamo la stessa famiglia ovviamente con compagini e partecipazioni diversificate”. “Quello che risulta evidente è il connubio tra i bracci armati” dell’organizzazione “con esponenti delle istituzioni”, spiega Boccassini, precisando che “in questo caso si tratta di un consigliere comunale del comune di Lecco che era organico” alla cosca. “Avendo a disposizione persone delle istituzioni” si moltiplicava per al cosca anche la “possibilità di truccare appalti” e sapere in anticipo quali bandi avrebbero emesso le amministrazioni locali. L’indagine evidenzia anche la “sinergia tra reati tipici delle organizzazioni criminali con reati tipici della Pubblica amministrazione, come corruzione propria, turbative d’incanto e quindi il coinvolgimento di pubblici ufficiali”. “Siamo in attesa delle conferme in Cassazione per l’esistenza delle locali in Lombardia e la colonizzazione della ‘ndrangheta al Nord ma anche questa indagine fa vedere come l’organizzazione continui a operare in Lombardia“.
Cosca Trovato, per gip: “Aveva creato condizione di assoggettamento e omertà”. La cosca dei Trovato, secondo il giudice per le indagini preliminari di Milano, avrebbe creato una “condizione di assoggettamento e di omertà nel territorio di Lecco”, mettendo in atto anche forme di “coercizione elettorale”. Palermo, tra l’altro, sempre stando all’ordinanza, avrebbe anche partecipato “all’attività estorsiva e di protezione nei confronti degli esercizi commerciali”. Come nell’episodio dell’attentato a “colpi d’arma da fuoco” ai danni dell’Old Wild Café avvenuto la notte del 16 gennaio 2012: Palermo e Mario Trovato avrebbero cercato di “costringere” i gestori del locale a versare “una somma di denaro a titolo di protezione”. Per acquisire, invece, l’area comunale del Lido di Valmadrera, “attraverso la sostanziale gestione della società Lido di Parè srl”, Palermo, Trovato e altri due avrebbero prima promesso diecimila euro al sindaco della cittadina, Marco Rusconi, e poi gli avrebbero versato una mazzetta di cinquemila euro. Palermo, sempre stando alle imputazioni, sarebbe intervenuto per “turbare” anche le procedure pubbliche per la “modifica di destinazione urbanistica di un’area riferibile” a una società amministrata da una donna, che avrebbe dovuto versare 60 mila euro. E per la modifica di una “strada pubblica” un’altra persona avrebbe pagato 15mila euro. Trovato e altri del clan poi avrebbero tentato di mettere a segno un’estorsione da 200mila euro".
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