Una voce fuori dal coro dell'ipocrisia conformista che si sente ogni 19 luglio: il pm Di Matteo che ha ricordato a Renzi le riforme con un condannato (e fondato da un colluso), e il rischio di una magistratura schiacciata tra le correnti e la gerarchizzazione degli uffici. Grazie alla persona che dovrebbe difendere la Costituzione.
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