Forse pensava di intortare l'europarlamento, nel suo discorso iniziale infarcito di citazioni e battute alla Crozza.
Ma il risultato è lo scontro con i conservatori tedeschi come Weber, che in Europa riportano la posizione del governo tedesco: ci ricordano che il nostro problema è ancora una volta il debito, che dobbiamo ridurre per diminuire i rischi di destabilizzare la nostra economia e trascinarci dietro il resto dell'Europa.
Non si fanno intortare da slide, promesse, hashtag, riforme sulla carta: come la spending review di Cottarelli, che doveva fruttare 32 miliardi in tre anni.
La famosa flessibilità in Europa non ci è stata concessa: non ci servono altri soldi dall'Europa se questi poi vengono sprecati in progetti inutili e costosi, se devono finire nel buco nero dei centri di formazione al sud.
I soldi dell'Europa (che sono anche soldi nostri) ingrassano le mafie e i clientelismi locali: su questo punto Grillo ha ragione.
Simone Perotti in un suo studio propone di rinunciare ai fondi europei, risparmiando così i soldi che l'Italia mette in Europa.
1) Ogni anno l’Italia spende miliardi in progetti finanziati dai fondi strutturali europei, eppure non abbiamo la minima idea dei loro effetti. Per esempio, nel periodo 2007 - 2012 sono stati finanziati circa 500.000 progetti di formazione di vario tipo, per una spesa di 7,5 miliardi, eppure a tutt’oggi nessuno sa quali tipologie di progetti sono meglio di altre, e se vale la pena attutare questi progetti.E gli altri soldi? Bisognerebbe controllare tutta la spesa pubblica, dai comuni alle regioni. Gli appalti, le forniture, le partecipate, gli stipendi, le consulenze ...
2) Ogni anno si producono centinaia di documenti di valutazione, che alimentano un sottobosco infinito di centri di ricerca, ma nessuno di questi documenti ha alcuna utilità nello stabilire se e quali progetti intraprendere.
Per non parlare della corruzione, del riciclaggio, della lotta all'evasione.
Forse non è solo l'Europa che deve cambiare ma anche l'Italia: un percorso difficile, se ti sei scelto come compagni di strada le stesse persone che hanno portato il nostro paese fin qui.
E allora, molto meglio tornarsene a casa, nel comodo salotto di Porta a porta.
Dove trovi giornalisti italiani capaci di incredibili gattopardismi sul bavaglio alle intercettazioni, legge elettorale per nominati, immunità per tutti (consiglieri regionali compresi).
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