Non so se Renzi si è letto il saggio di Massimo Recalcati "Il complesso di Telemaco" (citato da Renzi senza fare il nome dell'autore). Certo è che durante la presentazione del libro a Milano, Recalcati ha più volte citato Renzi, come modello. La sua velocità di azione, per come ha fatto fuori il suo precedessore a Palazzo Chigi, il (fu) Letta.
Rimane il fatto che questa metafora, mi sembra un pò usata a sproposito: la generazione dei Telemaco si mette in viaggio alla scoperta del padre (non in conflitto come Edipo, l'altro modello comportamentale a lui contrapposto).
Si mette in viaggio per ripristinare la legge nel suo paese, occupato dai Proci che stanno dissipando le riserve del padre e insidiano la madre.
Renzi si è messo in viaggio da Firenze a Roma portandosi dietro un pò di fedelissimi (il giglio magico lo chiamano i giornali).
Ha fatto accordo un accordo per le riforme istituzionali con Berlusconi: uno che vedo più nella parte dei proci che non in quella di Ulisse dall'aguzzo ingegno.
Non solo: il modello istituzionale che hanno in mente B. e R. è quello dei nominato dove chi sta dentro il palazzo decide per tutti, tagliando fuori pure il parlamento.
In un emendamento appena approvato, la camera ha 2 mesi di tempi per decidere su una legge che il governo ritiene fondamentale.
Un colpetto istituzionale, direi, se non fosse un'espressione un po' inflazionata ultimamente.
Insomma, lasciamo stare in pace il povero Telemaco.
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