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racconti da tre pagine ciascuno (credo, non le ho controllate tutte):
ma quello di Gianrico Carofiglio non è una vera a propria raccolta
di racconti, sono trenta pensieri, ricordi, brevi apologhi, freddure.
Divertenti, amari, asciutti, affilati, struggenti, profondi. La forza
della parola, la potenza delle idee, la meraviglia di certi incontri
inaspettati, dentro un vagone letto magari, o per strada, o in un
sogno.
Episodi,
storie, racconti che magari per una persona normale sfuggono via, ma
che invece rimangono intrappolati nella mente di uno scrittore. Così
è la vita.
Alcuni
spunti di lettura dal libro:
Calligrafia:
dove si racconta di come presentarsi bene dia in genere un vantaggio
nella vita.
Notizie
non rassicuranti per i non belli, per quelli con la cattiva grafia,
per le donne, per i ricercatori sconosciuti e per gli aspiranti
scrittori in cerca di un editore.
A
questi ultimi conviene ricordare l'insegnamento di Somerset Maugham.
Lo scrittore inglese era solito dire che ci sono tre regole
infallibili cui attenersi per scrivere un romanzo di grande successo.
Sfortunatamente
– aggiungeva – nessuno sa quali siano.
Articolo
29: dove si cerca di smontare la tesi per cui il matrimonio tra gay
minacci la famiglia tradizionale.
-
Ammettere i matrimoni omosessuali sarebbe la fine della famiglia
tradizionale.
-
Perché?
-
Aumenterebbe l'omosessualità.
- Interessante. Degli etero scoprono che è possibile sposare persone dello stesso sesso e si dicono: «Accipicchia, a questo punto, quasi quasi, divento gay». Pensa che potrebbe accadere anche a lei?
- Interessante. Degli etero scoprono che è possibile sposare persone dello stesso sesso e si dicono: «Accipicchia, a questo punto, quasi quasi, divento gay». Pensa che potrebbe accadere anche a lei?
Tahiti: dove si racconta si un popolo che non ha parole per esprimere il malessere interno.
Il
primo compito di un uomo di Stato è rettificare i nomi (Confucio)
La
scorta: dove si racconta di un incontro che illumina sui mali dei
politici
Ho
pensato che forse tornerebbe utile a chi si occupa di politica, e più
in generale ai detentori del potere in tutte le sue forme, prendere
nota di quello che Marcel Proust diceva parlando del potere della
letteratura.
«IL
vero viaggio di scoperta non è cercare posti nuovi ma avere occhi
nuovi».
Cui
cui guardare prima di tutto sé stessi.
Sinceramente:
dove si spiega che bisogna prestare attenzione agli di avverbi
Gli
avverbi sono soggetti pericolosi, bisogna badarci, sia quando
parlano gli altri, sia quando parliamo noi stessi.
-
Non capisco.
- Quando qualcuno ti dice che sinceramente, onestamente, francamente vuole o non vuole fare qualcosa, bè allora stai molto attento, perché è un indizio chiarissimo che quel qualcuno non è affatto sincero ..
- Quando qualcuno ti dice che sinceramente, onestamente, francamente vuole o non vuole fare qualcosa, bè allora stai molto attento, perché è un indizio chiarissimo che quel qualcuno non è affatto sincero ..
Confessioni
2: dove si racconta del mestiere dell'investigatore e dell'importanza
nell'usare e comprendere le parole.
Come
ha scritto un linguista francese, Brice Parain, detto non a caso lo
Sherlock Holmes del linguaggio, le parole sono pistole cariche.
L'investigatore
– poliziotto, carabiniere o pubblico ministero – in grado di fare
tutto questo con efficacia è assai diverso da certi stereotipi
cinematografici, televisivi o giornalisti. È una persona in grado di
vedere le cose da più punti di vista, di notare i dettagli e
percepire le sfumature, poco incline ai giudizi sommari e soprattutto
munito di una dote fondamentale (non solo nelle indagini): la
capacità di nutrire dubbi e, in ogni momento, di mettere in
discussione con intelligenza le proprie certezze.
Contagio:
dove si racconta di come si sono curati i bambini del Vietnam dalla
malnutrizione
Cosa
fece, in sostanza, Sternin?
Non
potendosi occupare della miseria, della penuria di acqua potabile,
della scarsa igiene, ma non volendo arrendersi, rovesciò il modo di
affrontare il problema.
In
una situazione che sembrava senza speranza, scoprì quello che
funzionava – le abitudini alimentari virtuose di alcune madri – e
replicò il modello.
Scoprì
gli esempi positivi e li diffuse in una sorta di contagio benefico.
Avvocati: dove si raccontano strani e grotteschi interrogatori di avvocati. Troppo attenti alla retorica e poco alla logica.
Avvocato
Si ricorda l'ora in cui ha esaminato il corpo?
Perito
L'autopsia è iniziata attorno alle 20.30
Avvocato
E il signor Denington era morto?
Perito
No, era sdraiato sul tavolo desideroso di sapere perché gli stavo
facendo un'autopsia
Tutta
la verità: dove si racconta il segreto del successo, effimero.
-
Groucho Marx aveva capito tutto, - replica il mio amico.
-
Cioè?
- Diceva che il segreto del successo è la sincerità. Una volta che sei capace di simularla, ce l'hai fatta.
- Diceva che il segreto del successo è la sincerità. Una volta che sei capace di simularla, ce l'hai fatta.
Epitaffio: dove si spiega cosa sia il Koan
John Keats morì di tubercolosi il 24 febbraio del 1821 all'età di ventisei anni, nella casa che aveva preso in affitto a piazza di Spagna a Roma.
Sulla
sua tomba volle che fossero incise queste parole: Here lies One Whose
Name was writ in Water - «Qui giace un uomo il cui nome fu scritto
sull'acqua».
Un
epitaffio che sarebbe piaciuto ai maestri del Koan.
Scrivanie vuote: dove si raccomanda di prestare attenzione alle persone troppo ordinate.
..ho
ricordato una celebre frase attribuita a Albert Einstein - «Se una
scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa è
segno, allora, una scrivania vuota?»
Rane: dove si spiega come non sempre la capacità di adattarsi a tutto, come le rane, sia una dote positiva.
La
capacità di adattarsi a persone e ambienti è una qualità
importate. Consente di fare nuove esperienze, di apprendere cose
nuove e nuove abilità, di instaurare relazione equilibrate,
tolleranti e creative.
Altrettanto
importante è però la capacità di comprendere quando l'adattamento
diventa sopportazione inutile e pericolosa.
Nelle Ardenne: dove si ricorda di un giusto, un soldato americano che salvò centinaia di commilitoni ebrei, nella foresta delle Ardenne. Il sergente Edmonds.
- Qui siamo tutti ebrei, disse poi rivolgendosi all'ufficiale nazista.
[..]
-
Adesso la uccido, sergente maggiore, - disse il nazista.
Edmonds
lo fissò ancora per qualche istante, prima di rispondere. - Se mi
uccide, capitano, farà meglio a uccidere anche tutti gli altri miei
compagni. Sappiamo chi è lei, sappiamo come si chiama. Farà meglio
a ucciderci tutti perché, se non lo fa, verrà arrestato e
processato per omicidio non appena avremo vinto la guerra
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