L'incontro - scontro di ieri sera tra il direttore del FQ Travaglio e il giornalista Corrado Augias a diMartedì, è un avvisaglia di quello che ci aspetta nei prossimi mesi durante la campagna referendaria per le riforme costituzionali.
Quelle approvate definitivamente ieri nella "giornata storica".
Pur essendoci aspetti della riforma che considero "buoni" (come il ritorno di alcuni poteri decisionali dalle regioni al governo centrale), nel complesso il mio giudizio sulla riforma è negativo (specie se collegata alla legge elettorale).
Concentra nel governo troppi poteri e i contrappesi, di cui parlava sempre ieri sera l'onorevole Romano, non sono sufficienti.
Già oggi a Palazzo Chigi riferiscono i vertici Rai, le ultime nomine delle aziende di stato (come Descalzi, ieri in visita con Renzi all'Iran), la cybersecurity.
Non mi sono piaciuti i toni del confronto tra Travaglio e Augias: da una parte la battuta (anche velenosetta), il dileggio, dall'altra il tono pacato, il richiamare a principi alti di politici, il voler rimarcare anche aspetti buoni della riforma.
Senza il bicameralismo perfetto le leggi andranno più veloci: questo a voler vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma già oggi le leggi ad personam (o quelle ad castam) passnao veloci tra Senato e Camera.
L'immunità parlamentare non coprirà i reati commessi come consiglieri regionali o sindaci (bicchiere mezzo pieno). Ma così manderanno in Senato solo sindaci o consiglieri sotto inchiesta o processo per proteggerli (bicchiere mezzo vuoto).
Caro Marco, da lettore del FQ e da cittadino ti dico che non va bene buttarla al ridere, con le battutine: bisogna spiegare le cose con calma, con tanta pazienza, rischiando anche di passare per persone noiose, professoroni.
Spiegare per bene quali sono i rischi con questa riforma, punto per punto, andando anche a confrontare questa con gli altri sistemi istituzionali.
Costa più fatica, certo.
Ma dobbiamo convincere tutti, non solo i lettori del FQ.
Anche quelli che, come Augias, sono moderati per natura e citano, a mo di esempio, il passaggio tra quarta e quinta repubblica in Francia (dove esiste un sistema presidenziale con tanto di pesi e contrappesi veri e dove la gente oggi sta in piazza a protestare contro la riforma del lavoro) .
Spiegare punto per punto, con calma cosa comporterebbe la legge delega sul processo penale per la pubblicazione delle intercettazioni.
Spiegare, sempre punto per punto, perché si deve andare a votare domenica (e magari votare si).
Ci aspetta un duro lavoro. Il lavoro di raccontare le cose, non lo storytelling.
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