Forse non aspettavano altro, per dare un sussulto alla loro forma di opposizione social.
L'appello di Zagrebelsky per una resistenza civile di fronte alle mosse del governo.
L'inchiesta delle Iene sul padre del ministro Di Maio.
Cari dirigenti del Pd così attivi sul web e forse meno sul territorio, pensate veramente che sia questa la strada per una vera opposizione?
Ovvero sfruttare le accuse di lavoro nero sul padre di Di Maio facendole ricadere sul figlio (come se il figlio avesse fatto qualcosa per nasconderle o per aiutare il padre).
Anziché del fumo di nero bisognerebbe occuparsi del problema del lavoro nero oggi.
O del lavoro sotto pagato, come quello delle migliaia di giornalisti precari, pagati a pezzo.
O dei pendolari e dei loro problemi quotidiani.
O delle vittime dell'amianto, che solo in Lombardia l'anno scorso sono state 2000 e di cui molti processi sono a rischio prescrizione (ah già, la prescrizione da bloccare non va bene siccome la propone il m5s).
Questo non toglie che poi serva qualcuno che faccia le pulci alla maggioranza (uso le parole del direttore Calabresi) e all'esecutivo sulla legge di bilancio, le riforme e le proposte.
Ma bisogna prima di tutto essere credibili come opposizione, non scimmiottare gli atteggiamenti e i bullismi.
Per esempio, la vecchia maggioranza che oggi rinfaccia a Zagrebelsky di essere stato silente coi 5 stelle che stanno smantellando la Costituzione, è sicura di avere la coscienza a posto?
Nessun commento:
Posta un commento