30 aprile 2021

Aspettando un nuovo primo maggio

Il tema del salario minimo sparito dal recovery plan (o piano di resilienza) e in generale la riforma degli ammortizzatori sociali ferma al palo.

Un mondo del lavoro che si è spinto così avanti da essere tornati al cottimo e ai lavoratori schiavizzati: penso ai dipendenti di Amazon che ci consegnano la merce "in un click" e che devono correre, correre, affinché Bezos sia sempre più ricco.

Ma della gig economy ci sono anche i rider di Glovo che hanno scoperto, da un giorno all'altro, che la paga per ogni consegna era dimezzata, ma in compenso avrebbero preso dei bonus extra.

Aspettiamo ancora una volta il primo maggio sperando un giorno di rivedere se non il sol dell'avvenire, almeno che il lavoro sia rispettato, ben pagato e tutelato. Dove le morti bianche sono una disgraziata eccezione, non un numero a cui si fa assuefazione.

Ma dobbiamo accontentarci di molto meno: del record delle vaccinazione a fine mese del generale sempre in divisa, del battimani colmi di entusiasmo al pnrr, il vecchio recovery plan che curerà tutti i mali.

Ma non si occuperà di salario minimo, non si occuperà delle politiche sulla casa, non si occuperà dei rider e nemmeno dei pendolari che purtroppo per loro non viaggiano in alta velocità.

Chi si occupa oggi in parlamento di loro? Il governissimo che ha dentro un pezzo di destra e un pezzo di centro sinistra?

Le famiglie sotto sfratto, i rider, le persone che hanno o stanno perdendo lavoro per le delocalizzazioni (o per la crisi) non sono i ristoratori, capaci di smuovere le decisioni di Draghi sulle riaperture e sui colori delle regioni.

Ci dovremo aspettare una estate molto calda, non solo dal punto di vista delle temperature, se pensiamo ai licenziamenti e agli sfratti che arriveranno.

Se lo chiedeva Montanari ieri sera a Piazza Pulita: chi rappresenta oggi gli ultimi in Parlamento?

Nel piano di ripresa e resilienza si parla tanto di concorrenza, eppure si mantengono le attuali condizioni di semi monopolio in settori strategici come energia, telecomunicazioni e trasporti (sull'AV in particolare), col rischio che così Enel e Eni continuino ad usare gas e carbone come fonte per le centrali (anche perché in questo paese non si aumenterà la spesa per la ricerca pubblica). Si chiama greenwashing, altro che svolta green.

Aspettando il primo maggio che verrà, mi viene da dire che più che ad un piano per le "next generation", questo del governo sia un piano per le past generation, dove è più importante fare un ponte sullo stretto o l'alta velocità degli asili per i bambini. E penso anche che domani ci toccherà sentire le solite frasi di circostanza sul lavoro.

Comunque in questo secondo anno di pandemia, per qualcuno le cose sono andate bene ("andrà tutto bene", vi ricordate?): AstraZeneca ha raddoppiato i propri profitti nel primo trimestre 2021.

PS: mentre aspettiamo questo primo maggio non possiamo non dimenticare l'anniversario della morte di Pio La Torre, ucciso dalla mafia (per una oscura convergenza di interessi tra mafia e politica, come per altri delitti eccellenti) a Palermo nel 1982.

A proposito, avete ancora sentito parlare di lotta alle mafie in questi mesi?

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