18 luglio 2021

Il paese dei diritti fittizi

Si fa un gran parlare oggi del green pass, obbligatorio o no: renderlo obbligatorio anche per entrare nei bar e nei luoghi dove potrebbe esserci un assembramento, oppure lasciare le cose come sono (cioè indefinite, al momento), dove non si capisce ancora bene cosa farne di questo green pass.

I contrari al green pass e ai suoi obblighi tirano in ballo i diritti delle persone: perché obbligarmi al vaccino, con le due dose, se voglio andare al bar, in ristorante, in luoghi al chiuso con altre persone?

Sono le stesse persone che ci ripetono la favoletta che non si può ingessare il mondo del lavoro, perché di troppi diritti si muore (forse l'ha detto anche Marchionne).

Vale più il diritto ad un lavoro con un salario dignitoso o il diritto a farsi una bella cenetta nel ristorante preferito?

E non dovrebbe esserci anche il diritto alle cure? Tutti i TG ripetono che nonostante la ripresa dei contagi per la variante delta, la pressione sugli ospedali è in calo.

Provate voi a prenotare una visita, oppure un intervento, per vedere cosa vi rispondono? Se i morti e malati in terapia intensiva calano, come mai negli ospedali (e parlo per esperienza personale) ci sono code di attesa lunghe?

Altra vittima sacrificale di questi giorni di nuovo rinascimento, di ripartenza, di orgoglio nazionale è la scuola che a settembre ripartirà portandosi dietro tutti i problemi che abbiamo lasciato sotto il tappeto. Assenza di personale, aule piccole e non sempre a norma, traporto pubblico insufficiente.

Ma sì, meglio scontrarsi sul green pass, sulla dittatura sanitaria, sulla libertà di infettarsi e di infettare gli altri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il green pass, il DAD, le zone colorate, altro non sono che distrazioni di massa sistemate a paravento di fronte alla vera sanità pubblica che non funziona, allo stato di manutenzione delle scuole, alla possibilità, grazie alle chiusure, di effettuare interventi a noi sconosciuti sul territorio, e così via, senza risolvere i veri problemi che richiedono impegno, responsabilità, e dialogo aperto con la gente. Immaturi, incapaci, e mantenuti da noi, nonostante alcuni siano miliardari e delinquenti; mi chiedo chi ce lo fa fare, visto che i soldi per il lavoratori li regalano ai ladri che li trasferiscono all'estero, lasciando alla fame migliaia di famiglie.