20 novembre 2006

Report: cara politica

Cara politica. Ovvero sul come spendere tanto, per fare molto poco. Coi soldi pubblici.

Napoli (Campania), Lazio come Milano: cosa hanno in comune?
Dipendenti assunti dal comune o dalla regione, pagati per far nulla. Servizi che, per essere svolti, sono appaltati a società private (come la Asia a Napoli per la raccolta dei rifiuti), quando i dipendenti pubblici sono a incrociarsi le dita.
Soldi spese per consulenze su progetti mia realizzati. Come quella del professor Arena, che fa scattare la rabbia (fuori onda) del governatore Bassolino che è stato dal 2001 al 2004 commissario straordinario dei rifiuti
"Io che faccio questa vita, allora se tu mi vuoi chiedere su Arena poiché io ho chiesto la cortesia di sapere perché io non so un c….. di questo Arena, non so manco chi è questo Arena…se me lo dicevi prima io mi informavo da qualcuno al Commissariato che sa chi è questo Arena e ti rispondo su questo Arena…eh, che cosa ne so io di questo Arena!!! "

Il costo della consulenza del professor Arena è stato di 300000 euro.
La commissione parlamentare d'inchiesta ha stabilito inoltre come ci siano state delle infiltrazioni della camorra nella gestione dello stockaggio dei rifiuti, nei trasporti ...
La gestione dei rifiuti fatta dai commissari è stato un disastro, sosteneva Tommaso Sodano, Presidente commissione ambiente.
E Bassolino non se la può cavare con un "aspettiamo l'esito della magistratura....".
Sembra tanto un deja vu.

Intanto, anche quest'anno per la gestione dei rifiuti, la Campania ha ricevuto uno stanziamento di 20 ML di euro. Riassumendo: non si utilizzano i dipendenti pubblici, si ricorre sempre e di più a società esterne e ai consulenti.

Il senatore DS Villone ha spiegato poi il meccanismo che porta un amministratore a ricorrere all’esternalizzazione senza bisogno di far girare le mazzette. Si crea una società esterna, con dei dirigenti a nomina politica, con delle assunzioni pilotate di precari, mentre i dirigenti interni vengono lasciati senza attività.

Quello che è successo in Regione Lazio con "Lazio Lavoro": grazie al clientelismo della giunta Storace che ha assunto 120 consulenti nel 2003 quando ne servivano 40.
Ha promosso a dirigenti 180 impiegati, incentivandone il pensionamento.
L'ha fatto la giunta Storace, è vero, ma nel silenzio di tutta la politica e anche dei sindacati. E l'attuale giunta Marrazzo non ha fatto nulla per cambiare rotta.

Il caso Milano

Il Governo Berlusconi già nel 2004 aveva dato un taglio alle consulenze dei ministeri, e il nuovo governo ha imposto un’altra riduzione del 20%. Sta di fatto che La legge dice “ prima di dare un incarico esterno bisogna controllare se per caso non ci siano le competenze interne”, e quando si usa il denaro pubblico bisognerebbe avere il pudore di osservarla.
A Milano il sindaco Letizia Moratti, appena eletta ha reclutato 49 nuovi dirigenti. Non sono pochi, quindi vuol dire che o prima erano messi male oppure si porta i suoi. Di sicuro i dirigenti entrati con concorso, e che quindi non dovrebbero rispondere a nessun partito, ma solo fare il loro mestiere, devono sloggiare.

BERNARDO IOVENE Senta io ho letto che sono stati assunti 54 dirigenti esterni? E’ vero?

ANNAMARIA OSNAGHI- Ex Dir. di settore tecnico Comune di Milano Sì il 5 settembre appunto, non per niente il nostro ultimo giorno di lavoro è stato il 4.

BERNARDO IOVENE (fuori campo) Il giorno dopo la giunta Moratti in seduta straordinaria delibera l’assunzione di 54 dirigenti esterni al costo di 7 milioni e 756.000 euro.
E la sindaca Moratti non si è presa nemmeno la briga di discutere queste nuove assunzioni in aula ...

MILENA GABANELLI IN STUDIO La signora Moratti ha deciso di non discuterla neanche con noi, perché sull’argomento non ha accettato l’intervista. Ad ogni modo è bene sapere che ogni comune può prendere dirigenti esterni, ma in una certa percentuale. Milano, secondo l’esposto fatto alla corte dei Conti ne poteva prendere 10, invece ne ha pressi 49.


Emilia Romagna
Cambiamo regione. I dirigenti dell’ Emilia Romagna sono considerati l’eccellenza della pubblica amministrazione, ma anche qui quelli che sono arrivati sui 58 anni sono invitati a liberare la sedia. Qui però non gli hanno detto al telefono “fra 2 giorni è meglio per voi se ve ne andare” gli hanno dato tempo fino a natale, per lettera. Il responsabile di questa pensata e’ l’assessore Gilli.

BERNARDO IOVENE (fuori campo) Insomma, mentre si parla di allungamento dell’età’ pensionabile, gli enti locali costringono al prepensionamento con incentivi e caricano gli oneri sull’Inps. Poi assumono chi gli pare.

Mentre si vota la finanziaria del rigore (per qualcuno di lacrime e sangue), scopriamo così come le nostre amministrazioni sciupano i nostri soldi pubblici.

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