10 novembre 2006

Annozero: Padova e i figli di un Dio minore

L'integrazione dei migranti, la difesa della nostra identità e il problema del velo. Questi i temi della puntata di Annozero, iniziata con due notizie su Cuffaro:
- il tribunale di Bergamo ha bocciato la richiesta di Cuffaro di querela contro Bianchi e Nerazzini per "La mafia è bianca": quella era un'inchiesta giornalistica che riportava solo dei fatti.
- Cuffaro è stato invitato in studio .. quando vuole venire.

Poi la rettifica di Berlusconi circa il processo Mills, di cui se ne era parlato la precedente puntata.
1) Perchè Mills parla di un regalo da parte di Berlusconi? Per non dover spartire coi soci il compenso del guadagno ottenuto
2) I documenti che provano che i soldi provengono da Attanasio sono depositati al processo
3) In ogni caso il processo è destinato alla prescrizione: è solo fango per screditare la mia (di Berlusconi) immagine.

Tutte cose già dette nella puntata: come la storia della prescrizione (legge che lui stesso si è fatta). Aggiungiamo noi che uno, se vuole, la può rifiutare la prescrizione per i suoi processi e farsi processare.
Santoro farà causa presso il tribunale di Rimini contro certa "spazzatura" scritta nei suoi confronti.

Il problema del velo
Il velo alle donne musulmane è un vero problema? Parlava una ragazza, figlia di genitori palestinesi, che adotta il velo come atto di fede. Come l'amore, non esiste una risposta razionale al perchè dell'amore verso Dio.Ma quando parliamo del velo integrale, ribatteva la Santanchè, questo si scontra contro una legge dello Stato, del 1975, che vieta la non riconoscibilità del volto.

Parlava il min. Ferrero, delle politiche sociali: il velo è un non problema; la politica non si deve occupare di costume, ma dei diritti delle donne. Il velo non nasconde più problemi di altri.

Il reportage su Padova
In via Anelli si è creato, dentro le palazzineoccupate da immigrati, anche irregolari, un ghetto. Lo spaccio, la violenza, gli atti osceni degli immigrati, sono sotto gli occhi delle persone, spesso anziane.Il sindaco, di centrosinistra, ha costruito un muro, attorno alle palazzine di via Anelli, per impedire il passaggio e il contatto tra spacciatori e drogati, ma anche per separare le bande (nigeriani e tunisini).
Paura avvertita dagli immigrati regolarei stessi, costretti a vedere questa violenza e a stare zitti. Nell'ultimo scontro tra bande sono venuti fuori i machete.

Ma non è servito a niente.
Padova come Berlino: un vulcano che sta per esplodere, a sentire i comitati di quartiere. Che si stanno opponendo, assieme ai consiglieri di AN (insultati dal sindaco con l'espressione di "poveracci") alla costruzione di una nuova moschea.Il sindaco ha deciso di sgombrare il ghetto e spostare le famiglie: rimane il dubbio che dietro questa operazione se ne nasconda un'altra di speculazione edilizia. D'altronde, per un appartamanto di 28 metri quadri, agli immigrati viene chiesto un affitto di 500 euro, da italiani.Qualcuno, dal ghetto, ci sta guadagnando.

Ferrero - Rula
Bisogna andare oltre i CPT: cambiare le leggi di immigrazione (la Bossi Fini). Rivedere la poiltica sulle droghe, affrontare un piano di riqualificazione urbana.I centri di accoglienza servono, è costretto ad ammettere incalzato dalla giornalista, ma non serve il filo spianto.Perchè lo Stato deve spendere soldi per gli immigrati? Perchè riceviamo ricchezzada loro. Interi comparti dell'economia si fermerebbero senza il loro lavoro. Lo Stato deve ricambiare il loro lavoro, garantendogli uno stile di vita adeguato.


A Padova 18% degli alloggi è dato a stranieri. In Veneto il 26% degli alievi delle scuole sono stranieri (in Italia è al 17%).

In studio è intervenuto Don Marco (Don Spritz): vivo in un mondo pluralista, ma difendo la mia identità, affermava. Ma quale è il significato della nostr identità?
Rispondeva Omid, figlio di iraniani, vissuto in Iran fino a 14 anni. L'integrazione non deve essere solo richiesta di manodopera a basso costo. Assistiamo oggi al crollo del Welfare State, dietro le spinte migratorie frutto del mondo globalizzato.I giovani sono posti di fronte a 2 opzioni: o vivere male con lavoro malpagati. O vivere nell'illegalità con spacci furti. E' un problema strutturale: lo Stato non da risposte ai bisogni della gente e per di più tagli i fondi al Welfare, allo Stato sociale.

Colpa dell'amministrazione di sinistra, accusava Claudia, una ragazza in studio, che ha assunto in questi anni una visione securitaria delle politiche sociali. Il muro è una soluzione sbagliata delle contraddizioni sociali esplose in via Anelli.Anzichè rivedere le politiche migratorie, la legge sulle droghe si innalza un muro.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

ho visto uno spezzone della puntata di ieri. Sono rimasto basito vedendo la completa ignoranza della Santanchè. E non per pregiudizi politici.
Prima espone la sua idea sulle donne musulmane, poi quando viene contraddetta dalla ragazza musulmana presente la butta sul "siamo donne dobbiamo essere unite" cercando la complicità femminile.

Anonimo ha detto...

Almeno sui nomi,
mi permetto di correggerti:
1 l'iraniano si chiama Omid
2 la ragazza di "razzismo stop" Claudia

Giacomo Brunoro ha detto...

qualcuno mi spiega perchè santoro ha fatto una puntata priva di un minimo di contraddittorio e, soprattutto, priva di vero approfondimento giornalistico? l'altra sera guardando la tv ero letteralmente imbarazzato dalla pochezza di quello che andava in onda: l'ennesima occasione sprecata, ormai il giornalismo italiano è sempre più allo sbando. ci resta solo report...