12 novembre 2006

Un paese impazzito

Siamo veramente in un paese impazzito?
Una delle poche cose di buono che aveva questa finanziaria era la lotta all'evasione. La CDL ha fatto muro: il controllo informatico delle parcelle dei libri professionisti entrerà in vigore solo nel 2007 (per cifre oltre 1000 euro) e nel 2008 (oltre i 100), forse. Non oggi, né domani.
Ma il centrodestra non ci sta a essere definito come il difensore degli evasori.

Fini protesta a Napoli: per i tagli alla sanità? Alla scuola? Alla ricerca? No, per i tagli al sud.

Come se il sud non avesse ricevuto già, nel passato, finanziamenti a pioggia. Specie per aziende in affari con la camorra, la ndrangheta ... Magari con la benedizione di qualche politico di destra e sinistra (riguardatevi la puntata di Annozero) e anche di qualche magistrato (come la Pasquin).

Questa passerà alla storia come la finanziaria dei ricatti: frutto della risicata maggioranza (a sua volta frutto dei brogli al voto e della “porcata” di legge elettorale). Ognuno gioca per sé.

Se sull'aumento delle spese della macchina politica sono tutti d'accordo (perchè il centrodestra non scende in piazza per diminuire gli stipendi degli onorevoli, per snellire i costi della politica?), sul resto c'è poco accordo.

Pallaro ricatta la maggioranza per il suo voto, lo stesso fa De Gregorio (Presidente della Commissione Difesa), che ha ottenuto altri fondo per la sicurezza (in un paese con la più alta percentuale di polizia per popolazione) , il nobel Montalcini per la ricerca.
Tutto giusto: ma dov'era la Montalcini gli anni passati dove i fondo per la ricerca erano sacrificati?

Ferrero contro rifondazione sul precariato, Damiamo contro Prodi sulla riforma delle pensioni ... ognun per sé, Prodi per tutti.

Aspettavamo una svolta a sinistra: ora ci accontenteremmo di una sinistra. Ma una sinistra di governo: ora governiamo noi. Che senso ha scendere in piazza, cari sottosegretari di RC? Contro chi protestate?

In un paese normale farebbe scandalo l'uscita dell'ex premier per cui sul processo Mills è inutile parlare “tanto finirà in prescrizione”. Ci sarebbe poco di cui vantarsene, in un paese normale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è però da dire che alcuni rilievi mossi alla proposta di pagamento elettronico per le parcelle di professionisti oltre i 100 euro non siano così campati in aria: la cosa mi costringe me, cliente, ad avere un conto in banca. E per gli ottantenni magari non è poi così facile. E che fatta la legge, scovato l'inganno. Cioè che non fatturino proprio.

Secondo me la cosa più giusta da fare è quella che va ripetendo Di Pietro: introdurre un meccanismo per cui al cliente convenga la fattura, non come ora che a non farla risparmia l'iva. Certo non si può fare sempre, altrimenti sarebbe come abolirla l'iva. Però per tutte quelle prestazioni "essenziali" sarebbe da fare.

Anonimo ha detto...

Finalmente prodi se ne è accorto che per votarlo come primo ministro gli italiani devono essere pazzi (del resto qualche mese fa qualcun altro aveva usato un altro termine per definire chi votava a sinistra). Visto che lui è tanto intelligente, perché non se va in Groenlandia ?