Sprechi per consulenze, farmaci non necessari, operazioni inesistenti, apparecchiature inutilizzate.
Milioni di euro gettati dalla finestra che soltanto in piccola parte (7,5 per cento) rientrano nelle casse dell’erario prelevati forzosamente dalle tasche degli amministratori infedeli dopo lunghe ed estenuanti "vertenze", così si chiamano le indagini contabili.
Lo denuncia Domenico Spadaro, durante la relazione che il magistrato ha preparato per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte.
Nell'articolo Spadaro parla di "comparaggio" (Il medico o il farmacista che accetta denaro per prescrivere i farmaci di una determinata azienda) e delle carenze di organico e strutturali dei magistrati preposti ai controlli.
Spadaro chiede l'intervento della Regione Lombardia con iniziative legislative che "amplino le garanzie di correttezza e trasparenza".
L'assessore alla Sanità Alessandro Cè risponde alla denuncia del procuratore "io sono convinto che non ci siano gravi responsabilità di sistema ma responsabilità dei singoli"
E' bene ricordre che questa estate proprio sul tema della sanità tra il leghista Cè e il presidente Formigoni si è sfiorata la rottura della giunta ... una crisi finita nel nulla.
Alla luce di questa denuncia della corte dei conti si capisce la spinta, da parte della lega, e di una certa parte politica, per la devolution: con questa le regioni avranno ancora maggiora autonomia sulla gestione economica.
Technorati: Alessandro Cè, Roberto Formigoni, sanità Lombardia, Domenico Spadaro
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