Ieri (31 gennaio) serata dedicata ai trasporti: su Rai3 Ballarò "Lavoro e sviluppo, infrastrutture e occupazione" e su TeleLombardia (per i pendolari della mia regione) la trasmissione Prima Serata parlava dei pendolari.
Floris aveva in studio Gamberale, a.d. di società autostrade, Epifani, Letta, Sacconi e Alemanno.
Si è parlato, tra l'altro, di cantieri, grandi opere e costi: costi per la realizzazione e per l'utente. Un dato, fornito da Gamberale: autostrade ricava 12 miliardi all'anno, di cui un terzo copre le spese di gestione, una parte per ripagare i debiti dell'Opa, e il resto?
Questo governo si vanta di aver aperto molti cantieri, come nessun altro governo nel passato: abbiamo visto ieri cosa significa. Lo spezzettamento di un'opera in più parti, con tante aziende (con appalti e subappalti) coinvolte. Ad aprire i cantieri sono bravi: ma a chiuderli? Aprire un cantiere è un bel businness: i costi vanno allo stato (cioè noi), e i benefici alle aziende appaltatrici.
Alle persone se e quando le opere terminano.
E poi: queste grandi opere, sono così necessarie in un paese il cui sistema dei trasporti è così fragile da essere messo in ginocchio da 50 cm di neve?
A Prima Serata, condotta da David Parenzo si parlava dei disagi dei pendolari di trenitalia: agitazione che ha portato gli utenti della linea per Novara allo sciopero dell'abbonamento.
Ospiti i vertici politici della regione: Mirabelli (DS), Zanello (Lega Nord), Raimondi (Forza Italia), Adamoli (Margherita), Arboni (A.N.). Per i pendolari era presente l'avvocato del codacons Marco Donzelli, in veste di "guastatore".
Si è partiti con la solita discussione dove, più che rispondere alle domande poste dal conduttore (con chi se la devono prendere i pendolari? la situazione è così pessima?), cercavano di dare risposte di comodo.
Un es: la regione ha firmato un accordo con trenitalia, nel quale si stabilisce come deve essere fornito il servizio : bello, bellissimo.
Ma, come ha fatto notare Donzelli, questo accordo è stato scritto più per favorire trenitalia che i pendolari. Nel contratto sono state tagliate le spese di manutenzione, sono stati privilegiati treni a lunga percorrenza, a discapito dei treni regionali usati dai pendolari.
Perchè, continuava Donzelli, chi gestisce le ferrovie, a partire da Roberto Testore a.d., non deve essere considerato responsabile del cattivo stato?
Arboni ha risposto che la responsabilità dei guasti sarebbe da ripartire anche al personale che si occupa ad es. di manutenzione e che non riporta i problemi verso l'alto.
Il principio è sempre lo stetto: i problemi si devono condividere dal basso, i lauti guadagli rimangono a chi sta in alto. E la responsabilità? Sospesa nel vuoto.
Ancora: la regione ha istituito un bonus. Avete il bonus: di cosa vi lamentate?
I pendolari il bonus non lo vogliono: vogliono solo arrivare in orario al lavoro (perchè noi non andiamo a divertirci) e in condizioni decenti, non in sovraffolamento.
Purtroppo si è parlato poco delle Ferrovie Nord : non facciamo abbastanza ritardi? Oppure nessun politico della regione prende i nostri fantastici treni?
Rimane il problema che, oramai, passo più tempo sul treno che a casa. Ieri sera ho mostrato l'abbonamento a mio padre e ho litigato per il telecomando col controllore. Non può andare avanti così.
Technorati: trasporti, pendolari, trenitalia, Ferrovie Nord
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