20 febbraio 2006

Il panino del TG1

Nel libro di Travaglio-Gomez, Inciucio, si parla della tecnica del panino, un modo per non raccontare le notizie scomode.
E' accaduto domenica dopo i fatti in Libia e le manifestazioni pro Palestina, dove sono state bruciate delle bandiere di Israele e sono stati lanciati slogan contro i carabinieri di Nassiryia.La prima fetta è stata dedidcata alla maggioranza che, unita attorno al premier e al suo vice Fini ha condannato il gesto e silurato Calderoli. Non una parola sulle affermazioni di Maroni, che minaccia di uscire dalla coalizione.

Poi arriva l'imbottitura, dove, in un'unico turbillon sono messe le dichiarazioni dell'opposizione (ma non dalla loro voce, si riportano solo velocemente le affermazioni), di Calderoli (che non si pente) e della Lega.
Infine, la chiusura: Casini "rimandiamo indietro le prediche interessate alla sinistra , si preoccupino delle manifestazioni organizzate dove bruciano le bandiere ... ".

E così, le provocazioni di un ministro (iniziate mercoledì scorso) e quelle di quattro manifestanti ai margini di un corteo di migliaia di persone sono equiparate. Non una parola di smentita da parte dei politici che hanno partecipato al corteo (Rizzo, Cento ..). Non una parola sul fatto che il corteo era organizzato, non da tutta la sinistra ma solo dai comunisti italiani. Che per bocca di Diliberto hanno condannato anche loro la provocazione ...
Insomma a chi guardava il TG1 è stato rifilato un bel paninozzo.

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