26 dicembre 2013

Passata la festa

Abbiamo tutti applaudito alle parole pronunciate dal papa: basta guerre, basta con la vergogna di Lampedusa, basta con la tratta dei bambini.

Ma oggi è un altro giorno, come si dice in Italia, passata la festa ..
Perché se si volesse veramente dire basta con le guerre, bisognerebbe iniziare a non farle più. A non vendere più armi a paesi in guerra o governati da dittatori o a paesi terzi con la triangolazioni.
Smetterla con l'expo galleggiante delle nostre armi, sponsorizzate dal ministero della difesa.
Se si volesse mettere fine alle vergogne dei Cie o delle carceri, bisognerebbe regolamentarli, aprirli ai giornalisti, farli gestire da personale umano, rivedere le politiche di immigrazione.


Invece oggi le cose andranno avanti ancora come prima: perché le armi sono un business. Perché sui Cie e sull'immigrazione ci sono le cooperative (di tutti e due i colori) che ci guadagnano sopra.
Perché con gli immigrati clandestini sono in tanti che ci guadagnano: non sono solo quelli che scappano dalle guerre in medio oriente o in nord Africa. Ci sono le ragazze prese dall'est per essere poi messe per strada. I bambini che arrivati in Italia che scompaiono, come i robot nicareddri di Montalbano (“La gitaa Tindari”).


Domani si tornerà a parlare di fiducia, milleproroghe, riforme, promesse, urgenze, conti da far quadrare, clientele da soddisfare così come la pancia di molti elettori.
Perché dare soldi agli immigrati? Prima gli italiani .. Che se ne stiano a casa loro, se devono venire qui a rubare ..
Lo stesso per le carceri: piuttosto che rivedere le leggi che intasano gli istituti di pena, che rallentano i processi (e costringono al carcere gente in attesa di giudizio), il meccanismo della prescrizione all'italiana, sono disposti a discutere di amnistia e indulto. Per calmare le acque con la corte di giustizia europea (20000 detenuti da mandar fuori, entro primavera).

Fino alla prossima emergenza.

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