Immagino abbiate sentito tutti la notizia della morte del regista Carlo Vanzina.
Come omaggio al suo lavoro, ieri sera sia La7 che Rai1 hanno mandato in onda un suo film.
Mi tocca avere, in questo caso, una voce fuori dal coro: ho apprezzato un solo film del regista "Tre righe in cronaca", un giallo ambientato nella Milano da bere di fine anni '80, tratto da un romanzo di Augias (tra i protagonisti Gian Maria Volontè, Sergio Castellitto, Massimo Dapporto).
Paragonarlo ad altri registri della commedia all'italiana, da Monicelli a Risi, significa non aver capito cosa sia stata quella commedia.
Che metteva alla gogna i tick e i difetti dell'italiano medio.
Mia opinione, chiaro, ma nei suoi film i difetti dell'italiano medio sono stati sdoganati.
Forse sono anch'io radical chic, ma senza Rolex
Nessun commento:
Posta un commento