Ci sono voluti anni per riuscire ad
avere un minimo di giustizia per i fatti di Genova: l'irruzione dellapolizia alla Diaz, la macelleria messicana e poi la più grave sospensione dei
diritti umani per le persone (persone, non sottouomini o zecche comuniste) che hanno
avuto la sfortuna di finire imprigionati a Bolzaneto.
I responsabili di quelle violazioni dei
diritti umani hanno continuato a far carriera, godendo di una sorta
di protezione politica.
La sentenza di condanna è stata
accolta da molti come un'infamia nei confronti di così solerti
servitori dello Stato. Poliziotti che avevano arrestato mafiosi e
che, si in effetti, avevano fabbricato prove false, non avevano
impedito quelle violenze (non so se siete riusciti a vedere il film
di Vicari, Diaz).
Sono passati tanti anni e ancora Carlo Giuliani è rimasto fermo in quello scatto: quell'immagine che lo
ritrae con un mano un estintore vuoto, mentre si avvicina ad una jeep
dei carabinieri a cui altre persone stanno dando l'assalto.
Brutto destino quello di Carlo: rimasto
imprigionato in quello scatto. Stava aggredendo i carabinieri, voleva
fare violenza.
Non era un eroe ...
No, Carlo Giuliani non era un eroe, in effetti. Era solo un ragazzo che si trovato di mezzo ad una profonda ingiustizia, le cariche, i black bloc che non venivano fermati.
Ed era così pericoloso che è stato
ucciso, legittima difesa dirà il tribunale e alla fine quella jeep
preda dei barbari gli è pure passata sopra.
Era il 20 luglio 2001. Il mondo non
aveva conosciuto ancora l'11 settembre.
Ma avevamo visto quelle immagini di una
città in balia dei black bloc, imperturbabili e inarrestabili.
Colpivano e poi scappavano.
E la polizia a manganellare, le persone
sbagliate.
Nel 2001 eravamo ancora in tempo a
cercare di mettere un argine alla globalizzazione per cercare di
arrivare ad un mondo diverso.
Quelle violenze hanno impedito ogni
discussione, ogni dibattito.
Per la cronaca, quella jeep non era
isolata e faceva parte di un battaglione di carabinieri che aveva
colpito il corteo in modo non autorizzato, anzi, in un modo tale da
mettere a rischio l'incolumità delle persone.
Sono passati anni e non siamo andati
molto avanti.
Nessun segno distintivo per i
poliziotti.
Il reato di tortura è stato molto
annacquato e ora l'attuale governo potrebbe perfino toglierlo.
Il governo che vuole dare mano libera
ai poliziotti. Ai cittadini per armarsi.
Una regressione. E di certo non ci
renderà più sicuri.
Nessun commento:
Posta un commento