21 luglio 2018

Genova 2001 – Italia 2018


Ci sono voluti anni per riuscire ad avere un minimo di giustizia per i fatti di Genova: l'irruzione dellapolizia alla Diaz, la macelleria messicana e poi la più grave sospensione dei diritti umani per le persone (persone, non sottouomini o zecche comuniste) che hanno avuto la sfortuna di finire imprigionati a Bolzaneto.
I responsabili di quelle violazioni dei diritti umani hanno continuato a far carriera, godendo di una sorta di protezione politica.

La sentenza di condanna è stata accolta da molti come un'infamia nei confronti di così solerti servitori dello Stato. Poliziotti che avevano arrestato mafiosi e che, si in effetti, avevano fabbricato prove false, non avevano impedito quelle violenze (non so se siete riusciti a vedere il film di Vicari, Diaz).

Sono passati tanti anni e ancora Carlo Giuliani è rimasto fermo in quello scatto: quell'immagine che lo ritrae con un mano un estintore vuoto, mentre si avvicina ad una jeep dei carabinieri a cui altre persone stanno dando l'assalto.
Brutto destino quello di Carlo: rimasto imprigionato in quello scatto. Stava aggredendo i carabinieri, voleva fare violenza.
Non era un eroe ...

No, Carlo Giuliani non era un eroe, in effetti. Era solo un ragazzo che si trovato di mezzo ad una profonda ingiustizia, le cariche, i black bloc che non venivano fermati.
Ed era così pericoloso che è stato ucciso, legittima difesa dirà il tribunale e alla fine quella jeep preda dei barbari gli è pure passata sopra.

Era il 20 luglio 2001. Il mondo non aveva conosciuto ancora l'11 settembre.
Ma avevamo visto quelle immagini di una città in balia dei black bloc, imperturbabili e inarrestabili.
Colpivano e poi scappavano.
E la polizia a manganellare, le persone sbagliate.
Nel 2001 eravamo ancora in tempo a cercare di mettere un argine alla globalizzazione per cercare di arrivare ad un mondo diverso.
Quelle violenze hanno impedito ogni discussione, ogni dibattito.

Per la cronaca, quella jeep non era isolata e faceva parte di un battaglione di carabinieri che aveva colpito il corteo in modo non autorizzato, anzi, in un modo tale da mettere a rischio l'incolumità delle persone.

Sono passati anni e non siamo andati molto avanti.
Nessun segno distintivo per i poliziotti.
Il reato di tortura è stato molto annacquato e ora l'attuale governo potrebbe perfino toglierlo.
Il governo che vuole dare mano libera ai poliziotti. Ai cittadini per armarsi.

Una regressione. E di certo non ci renderà più sicuri.

Nessun commento: