Nel procedimento contro la Lega, per cui la Cassazione ha chiesto il sequestro di quei 49 ml di euro da qualunque parte, il Parlamento è parte civile.
Se siamo di fronte ad un attacco alla democrazia, è un attacco tra pezzi dello Stato (visto che anche la magistratura ne fa parte).
I giudici della Cassazione hanno stabilito che un partito politico non è una società con peculiarità diverse da qualsiasi altra associazione privata.
Il sequestro di quei milioni cancellerebbe un partito (che non è il primo partito) dal Parlamento e dunque minerebbe la democrazia?
Questo dipende dal fatto che i partiti sono ancora corpi ibridi dentro le istituzioni.
Chissà, forse ora c'è modo di pensare alla riforma dei partiti, per attuare la Costituzione.
E forse si riuscirà a rendere un po' più trasparente il come i partiti si finanziano oggi, dopo l'abolizione del finanziamento pubblico.
E magari capiremo quante Leghe esistono: c'è quella per la separazione della Padania, c'è quella di Salvini.. ne esistono altre?
In ogni modo, oggi non stiamo scoprendo nulla.
Anni a fianco di Berlusconi hanno insegnato che buttarla in politica, quando ci sono di mezzo i magistrati, funziona sempre.
Fare la vittima tirando un ballo Erdogan (e non Orban, altro amico del pluralismo democratico) la dice lunga.
Il prossimo passo sarà un'uscita del tipo "solo gli eletto possono giudicarmi". Deja vu.
Deja vu come i voucher e la ruspa, questa volta da sinistra.
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