Me le ricordo quel ciclo di puntate di Riccardo Iacona sulla Calabria, nel 2007: "Pane e politica", il seme da cui è nata poi la trasmissione di inchiesta Presadiretta.
Se vuoi il pane, devi cercare la politica: se vuoi una visita in ospedale, un esame, un posto di lavoro devi chiedere la supplica ad uno dei capibastone come l'ex presidente Tallini che già nel 2007 era considerato il ras nella sua Catanzaro.
Povero sud: laddove lo stato è assente, nella sanità, nel presidio del territorio, nel vigilare nel mondo delle imprese, là si inserisce il clientelismo, la corruzione e le mafie.
I risultati di tutta questa malapolitica, di questo pane e politica li vediamo oggi sia quando leggiamo delle inchieste sulla ndrangheta e i suoi rapporti con politici e imprenditori sia quando leggiamo dello stato della sanità regionale.
Ognuno ha gli eletti che si merita, ha detto Morra, che avrebbe dovuto fermarsi qui, per una questione di decenza.
Noi in Lombardia per esempio abbiamo una classe dirigente che si è auto costruita il mito dell'eccellenza, dalla regione alla città stato Milano.
Poi scopri, sempre seguendo le inchieste di Report e Presadiretta (e di altri giornalisti giornalisti) che le nomine politiche per anni sono state decise dal ras di Forza Italia Caianiello, che chiedeva voti alle ndrine perché anche loro votano.
Si scopre che la regione a marzo non ha inviato subito i dispositivi a Bergamo (nonostante avesse più infetti di altre province) per miopia, perché c'è la burocrazia da seguire.
Si scopre oggi che i vaccini a Milano mancano e questo è un bel problema.
Anche per quelli come me che non rientrano nelle categorie a rischio: "vada a protestare sotto la regione" è stato il commento del farmacista.
Ma come? Non eravamo la regione con la sanità di eccellenza.
Certo, se hai i soldi puoi farti fare lo screening in forma privata dal San Raffaele, puoi comprare il vaccino antiinfluenzale dal privato per 50 euro.
E' il mercato bellezza, è tu non ci puoi fare niente.
Anche se il mercato cozza contro la Costituzione e la ragionevolezza.
Perché mica tutti sono come Trump o Berlusconi che possono permettersi medici e primari privati e cure milionarie.
Il Covid ha mostrato il re nudo e aumentato le diseguaglianze.
A proposito di Berlusconi, avete sentito reazioni dopo la puntata di Atlantide, dove si parlava di trattativa stato mafia, dove il pentito di mafia Pietro Riggio parlava del ruolo di Dell'Utri negli attentati.
Niente? Eh beh, certo, ora è in atto la riverginazione. Di fronte allo spauracchio Salvini, anche l'ex cavaliere va bene.
Contentiamoci della possibilità di fare shopping a Natale, del divieto di fumo a Milano (con la qualità pessima dell'aria, dove sta per avvenire l'ennesima cementificazione) e delle polemiche sulle parole di Crisanti.
Il re deve continuare a rimanere vestito.
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