17 ottobre 2006

Parla con me

Riprende la trasmissione su Rai3 di Serena Dandini e Dario Vergassola.
Le provano tutte, per nascondere certi programmi da palinsesti. Per farci credere che la televisione pubblica sia tutto un susseguirsi di fiction, reality, sport (leggi calcio) e ogni tanto qualche film già visto. Ma si sono dimenticati di uno strumento della moderna tecnologia che bypassa tutti i filtri della prima serata: il videoregistratore.
Certo, ti vedi trasmissioni come Parla con me il giorno dopo. Ma, data la tipologia dei contenuti (che non hanno una scadenza come i contratti dei co.co.co.) non fa nulla.

Col videoregistratore si può scoprire che esistono trasmissioni intelligenti, divertenti, dove si sente l'ospite parlare (Dario Fo o De Carlo) e si ha l'impressione (addirittura) di imparare qualcosa. Per una volta guardando la TV ci si sente un cretino. Forse per questo che non meritano la prima serata, Dandini e soci? Ma forse, si dirà, che la Dandini usa un canovaccio già usato (il divano, l'intervista ...)

Ospiti che non hanno bisogno di presentazione: Dario Fo, Andrea De Carlo, Luca Argentero (l'Argentero che non diresti) e infine il grande Ascanio Celestini. E, ovviamente Serena Dandini e Dario Vergassola e la Banda Osiris. E le ormai famose incursioni al citofono di Andrea Rivera.

Dario Fo parlava di satira “la satira è la chiave della natura di un popolo. Se non sappiamo ridere delle situazioni che viviamo, lì nasce il nazismo. Dobbiamo lottare affinchè si sviluppi la satira nelle scuole”.
La domanda alla base riguardava la possibilità di fare satira da sinistra, con un governo di centrosinistra.
Fo ha consigliato al presidente del Consiglio di fare un corso di teatro: per tutte quelle pause, inutili, pesanti ...

Andrea De Carlo ha presentato il suo ultimo libro “Il mare dentro”. Un libro di attualità, con un politico come protagonista (che ricorda Rutelli anche se lo scrittore ha smentito), che traccia un quadro desolante del centrosinistra. Il suo partito si chiama “Mirto democratico” (e, ovviamente non centra nulla con la Margherita).

Luca Argentero è stata una bella scoperta: autoironico, spiritoso. Non solo fiction e reality.
È uno dei protagonisti dell'ultimo film della Comencini, “A casa nostra”, a fianco di attori famosi, come Valeria Golino, Luca Zingaretti. Il film parla del rapporto denaro potere, e si ispira a delle intercettazioni sui “furbetti del quartierino”.
Sarà anche nel prossimo film di Ferzan OzpetekSaturno contro”, con un cast stellare: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino (con un bacio tra i due ..).

Ha chiuso la serata un mini spettacolo di Ascanio Celestini, sui precari:
Un lavoratore precario è uno che il primo giorno di lavoro va dal padrone che gli mette qualcosa in tasca. Cos'è? Una bomba ad orologeria, ma non ti preoccupare, scoppia tra tre mesi. Io non mi preoccupo: è tra tre mesi. Dopo un po' il ticchettio non lo sento più.
Come un amico, che viveva a Ciampino, vicino alla stazione. Io gli dico: “ma come fai, non senti i treni?” “No, dopo un po' ti abitui. La notte dormo bene.”
E' vero la notte dorme, ma la mattina si alza con due occhi neri e quadrati ..
Manca un mese: tra un mese scoppia la bomba. Ma devo essere ottimista: devo guardare il bicchiere mezzo pieno e dire che manca ancora un mese.
Ma alla fine, quando mancano sette giorni, il ticchettio lo sento sempre: è una bomba a vapore, fa un rumore infernale.
Arriva l'ultimo giorno e vado al lavoro: il padrone mi toglie la bomba a mette un'altra cosa in tasca. “Tranquillo, ho messo un'altra bomba ma scoppia tra 3 mesi”.È un contratto a termine, una bomba che scoppia tra 3 mesi. Ora pure io, come il mio amico, non dormo, non sono tranquillo.
Poi un giorno leggi che 3200 lavoratori precari diventeranno a tempo indeterminato, dopo le ispezioni degli ispettori del lavoro.
Adesso la bomba è in tasca al padrone. È lui che, ora, non dorme e non sta tranquillo, che gli trema la mano. Ma ho un sospetto: che qualcuno tolga la bomba dalla tasca del padrone. Forse i sindacati, forse il governo con la prossima finanziaria.
Intanto dei 13 lavoratori che hanno firmato l'esposto per le ispezioni, 10 non sono stati riassunti e 2 sono stati licenziati. Per questi lavoratori la bomba è già scoppiata.
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