Milano città del noir e del giallo.
L'ultimo, il mistero attorno alla cessione di Metroweb al fondo ingliese Strling.
Ne parla Davide Corritore ad "Affari Italiani", il quale annuncia anche che l'opposizione consiliare milanese sta preparando un "libro bianco" sulla vicenda.
L'affare non è stato un buon affare. Se non per il prezzo di vendita (cosa che comunque viene sospettata da Corritore, consigliere di minoranza a Palazzo Marino), quantomeno per le polemiche che ha suscitato. L'affare in questione è quello della rete di Metroweb.
Una grande opportunità che per alcuni è andata perduta: cablare Milano per garantire fibra ottica in grado di veicolare dati, tv, telefono e chi più ne ha più ne metta.
Chi ha cablato Milano, sostenendo costi enormi? Metroweb.
Metroweb è stata poi venduta. Dapprima nel 2003, ad Aem, che la paga quasi 300 milioni di euro. Anzi, per la precisione 294. Poi, tre anni dopo, se la compra il fondo inglese Stirling. A quanto? A 232 milioni di euro. Quasi sessanta in meno.
E qui emergono i primi problemi, come rivela un documentato articolo di Repubblica e come spiega da tempo su Affari Davide Corritore.
Perchè la modalità dell'asta, che avrebbe magari potuto garantire prezzi più alti di vendita (e, quindi, meno "peso" sui conti comunali tramite Aem), non viene resa nota. Palazzo Marino è un bunker, non esce nulla. Fino ad oggi, quando Repubblica riesce a procurarsi dei documenti riservati.
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