08 giugno 2007

Annozero: chi è Al Capone

L'affermazione di Guido Rossi, chiamato a gestire la situazione Telecom l'anno scorso e poi cacciato, per cui "Telecom è come la Chicago degli anni 20", porta alla domanda:
se Telecom è la Chicago, chi è Al Capone?
Sul chi è Tronchetti Provera si è concentrata tutta la puntata di Annozero.
Partiamo dai numeri:
- una persona che ha comprato Telecom dai "capitani coraggiosi" con solo 134 milioni di euro. Il resto è stato caricato come indebitamento dall'azienda. I capitalisti senza capitale ...
- Telecom aveva una capitalizzazione di 114 miliardi di euro nel 99
- Telecom ha ora una capitalizzazione di 40 miliardi di euro nel 2006
- Telecom aveva 12000 immobili nel 99, ora ne ha 2200.
- Telecom spende in affitti 424 ml di euro l'anno: avendo venduto tutti i palazzi, anche quelli con le centraline, deve affitaarli. A se stessa. Cioè Telecom paga gli affitti ai fondi riconducibili a Pirelli (cioè Tronchetti).
- L'indebitamento è passato da 8 miliardi di euro (99) a 37 miliardi di euro.
- Nel corso degli anni, Tronchetti ha licenziato 30/40000 persone, tramite la cessione dei rami d'azienda. Gente come Nicoletta Traboni o Ardisio D'Elia: la prima costretta a vicere con lo stress della precarietà; il secondo licenziato da un giorno all'altro. Quanto siete incazzati? 3000 ... 15000 ...

Chi è questo Al Capone? Rispettato da tutti i politici (anche oggi nessuno si permette di criticare il tronchetto dell'infelicità), dalla finanza ...
E' una persona che ha impoverito l'azienda, la derubata, ha licenziato parte dei dipendenti per risanare i conti (molte delle persone che hanno perso il lavoro si sono poi suicidate). Persone che sono state cedute a società come Tiglio 2, Telepost ....

Telecom si è indebitata anche lanciandosi in operazioni che lasciano perplessi: come l'acquisto dei modem Adsl per Alice a 40euro. Da chi li compra? Dalla Pirelli, che a sua volta li importa dalla Cina, ad un prezzo inferiore. A chi conviene?
Oppure la storia del videotelefono: un flop, che ha cusato molti debiti. Telefoni comprati da una società fatta a scatole cinesi, che arriva fino in Lussemburgo.
Mentre l'azienda si indebitava, i vertici Telecom (Tronchetti e Buora) prendevano dividendi per 40 ml euro a testa.
Olimpia, sempre Tronchetti, faceva dividendi per 800 ml di euro.

Gli ospiti in studio:
Il nostalgico dell'era delle partecipazioni pubbliche, l'UDC Tabacci. Che si chiedeva perchè il governo si è preoccupato più dell'italianità dell'azienda che non delle tariffe, delle scatole cinesi, del controllo, del rispetto delle regole. Verrebbe da rispondergli dov'era Tabacci nella scorsa legislatura.

De Benedetti, invitato come riformista, si lanciava in un elogio della privatizzazione di Telecom sostenendo che da questa, Tronchetti, ci ha solo perso. Mentre il titolo è salito.
E sarebbero questi gli economisti d'Italia?

Poi è arrivato il turno del Cecchi Gori furioso: cui Telecom ha rubato le reti; se i licenziati erano incazzati a 15000, lui era incazzato a 30000.
L'unica persona in studio, oltre agli interventi di Beppe Grillo registrati, a dire le cose come stavano: Telecom è stata usata come potere occulto, per spiare. Come ha poi illustrato il giornalista Peter Gomez, parlando della Security Telecom, di Tavaroli, Mancini, Ghioni, dello spionaggio, dei dossier, del rapimento di Abu Omar (di questo ne aveva parlato anche la trasmissione Report)....

Quanto è strategico il controllo di Telecom (cui oggi sono affidate le comunicazioni dei cellulari della polizia, della magistratura; cui sono affidate le intercettazioni)? Vedete un pò voi: tutte le chiamate dal Maghreb in Europa passano per l'Italia, dunque Telecom. Anche quelle da Cuba.
Un caso che la security Telecom aveva un budget di 180 ml di euro ogni anno?
E Tronchetti non ne sapeva niente?
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