12 giugno 2007

Mastella tour

"Non farò la guerra ai giudici, ma se serve mando gli ispettori"
Oramai è diventata un'agenzia di viaggi, anzichè un minitero che amministra la Giustizia.
Un pò nello stile dell'era del centrodestra: quando una procura rompeva le palle, vai con gli ispettori.
Dopo Potenza e Woodcock, Milano e la Forleo.

Sembra proprio di sentire parlare un esponente della CdL (come a dire che a toccare certi temi destra e sinistra uguali sono, senza essere troppo qualunquisti).
"Voglio evitare che si torni alla guerra punica tra magistratura e politica e per questo ricordo che non tutti i giudici la pensano come il gip di Milano. Non monto la garitta per difendere i miei colleghi ma tutelo le prerogative costituzionali dei parlamentari"
Quali le prerogative: sponsorizzare una scalata poco pulita?

Non vede complotti?
"Mi pare una parola molto forte. Che ci sia qualcosa che non va è un fatto. Che le intercettazioni non dovessero uscire è evidente, ma non sono in grado di valutare cosa c'è dietro. Registro la sequenza dei fatti. Dai quali risulta che non è garantita la libertà di un deputato."


Ma di quale libertà parla? Di quella di farla franca? In Parlamento i pregiudicati hanno raggiunto quota 25, eguagliando il record della passata legislatura. Considerando poi le altre categorie dei “diversamente onesti”, e cioè quelle degli indagati, degli imputati, dei condannati in primo o secondo grado, dei miracolati dalla prescrizione o dalle varie leggi-canaglia, siamo arrivati a 82: quasi il 10 per cento dell’intero Parlamento, una percentuale che nemmeno nei quartieri dello Zen di Palermo o di Scampia e Secondigliano a Napoli. (Girodivite).

Anzichè preoccuparsi di cancellare le leggi vergogna, di ripulire la Commissione Antimafia (con due condannati dentro, Vito e Pomicino), anzichè cercare di rimediare al malo stato della Giustizia italiana (dove la durata dei processi porta tutto alla prescrizione), il nostro Mastella fa il paladino dei politici.

Perché il ddl sulle intercettazioni, approvato il 4 agosto 2006 e votato alla Camera anche dalla Cdl, è ancora fermo al Senato?
Non sto difendendo l'interesse corporativo di 900 tra deputati e senatori, ma 60 milioni di cittadini italiani la cui dignità costituzionale rischia di essere messa in pericolo.

E noi che pensavamo male ...

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